Si conclude sabato prossimo alla Galleria Gagliardi l’esposizione scultorea di Alessio Deli
SAN GIMIGNANO. La lezione dell’arte povera rivitalizza legno, lamiera, resine ed altri materiali di scarto, che tornano a prender vita in forma di una “immutabile dea”. E’ questo il filo conduttore dell’omonima mostra personale di Alessio Deli in corso fino a sabato nella Galleria Gagliardi arte contemporanea di San Gimignano. Nove sculture ed una installazione che nei primi venti giorni di mostra hanno già suscitato vivo interesse tra i cultori del contemporaneo in transito nella città turrita, con predilezione particolare da parte degli americani. Originario di Marino (Roma) e formato all’Accademia di belle arti di Carrara, Alessio Deli è ormai da anni identificato come l’artista della “scultura ecologica”, così definito da Rai Arte in un documentario di approfondimento sulle sue già celebri collocazioni pubbliche nella basilica di Santa Maria in Aracoeli a Roma ed al MacS di Catania. Un etichetta peraltro parziale, considerata l’esperienza pittorica che nella formazione dell’artista ha preceduto quella scultorea, e che ad un occhio attento oggi risalta con evidenza negli accostamenti cromatici che caratterizzano l’uso creativo di martello, fuoco e ruggini testimoniato dalle opere realizzate. Ne risulta così un “alto senso del recupero, frutto di inediti codici di accostamento e nuovi linguaggi espressivi” secondo la definizione del catalogo di mostra, frutto dell’ispirazione a quella “immutabile dea che alberga in ogni donna”. Non a caso, il percorso espositivo realizzato a San Gimignano propone al visitatore le molteplici interpretazioni della figura femminile da parte dell’autore.
L’esposizione di Alessio Dei, che completa in crescendo il 26° anno di attività della Galleria Gagliardi, sarà aperta ancora fino al tardo pomeriggio di sabato prossimo, 30 settembre. Sul sito dedicato è in parallelo disponibile il catalogo sfogliabile in italiano e inglese.