Allestita in Via delle Volte con gli scatti di Andrea Rontini e l’opportunità di riscoprire la storia locale
CASTELLINA IN CHIANTI. E’ stata prorogata al 1° gennaio 2019 la mostra fotografica dedicata all’antica Via Romea Sanese, che univa San Donato in Poggio a Quercegrossa attraversando Castellina in Chianti. Gli scatti sono firmati da Andrea Rontini, castellinese d’adozione, che ha curato l’allestimento nella cornice di Via delle Volte insieme alla moglie Manuela.
Sulle orme di pellegrini e camminatori medievali. L’esposizione, inaugurata lo scorso luglio, sta riscuotendo interesse da parte di cittadini e visitatori e offre l’opportunità di riscoprire l’antico itinerario che nel Medioevo collegava Firenze a Siena, attraversando il Chianti e toccando la Via Francigena, ripulito nei mesi scorsi dai volontari del Gruppo Archeologico Salingolpe, del Football Club Castellina in Chianti e di Camminando A Quercegrossa.
La difesa medievale partita da Via delle Volte con Brunelleschi. La mostra fotografica, organizzata e promossa dal Comune di Castellina in Chianti, offre anche l’occasione di percorrere e riscoprire il camminamento medievale di Via delle Volte. Qui, secondo le recenti ricerche del professor Massimo Ricci, Filippo Brunelleschi mise in pratica, per la prima volta nella storia, un dispositivo murario che potesse sostenere l’impatto delle armi a polvere da sparo. Grazie alle sue caratteristiche di percorso protetto da volte in pietra, Via delle Volte potè, così, rivoluzionare i canoni della difesa medievale cosiddetta “a piombo”. Lo stesso Massimo Ricci ha svelato negli anni scorsi anche la tecnica usata dal Brunelleschi per realizzare la cupola del Duomo di Firenze.
Il fotografo Andrea Rontini ha presentato opere in diverse parti d’Italia, in Francia, in Germania e negli Stati Uniti e molti dei suoi scatti fanno parte di collezioni private e pubbliche. Ha pubblicato come editore anche numerosi libri fotografici e ha conquistato negli anni diversi premi. Per conoscere da vicino il suo lavoro è possibile consultare il sitowww.andrearontini.it.