SAN GIMIGNANO. Carcere e cinema. L’arte cinematografica diventa strumento di condivisione, stimolando in ciascuno nuove conoscenze e momenti di riflessione su di sé e sugli altri. E’ questa la filosofia del progetto che il Ser. T. Altavaldelsa dell’Azienda Asl Toscana Sud Est, porta avanti insieme alla Casa di Reclusione di Ranza di San Gimignano con la partnership delle Associazioni cinematografiche di Siena “Visionaria” e “Campo e Controcampo”.
Il progetto pilota sulla settima arte, quella cinematografica, prevede quattro proiezioni con lo spazio per un confronto, al termine delle proiezioni, tra gli operatori e i detenuti. L’obiettivo è ricreativo, culturale e riabilitativo per sensibilizzare la popolazione detenuta ai linguaggi cinematografici e al potente strumento evocativo, simbolico e allegorico delle immagini filmiche.