Sarà un motivo in più per visitare la splendida terra del Brunello e l’occasione per le persone del posto per riscoprire i tesori d’arte di Montalcino
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MONTALCINO. La ricchezza del patrimonio artistico di Montalcino è custodita all’interno dell’antico complesso conventuale di Sant’Agostino: nel suggestivo Museo Archeologico sono esposte le vestigia etrusche rinvenute nel territorio, mentre le Raccolte Civica e Diocesana si distinguono per una pregevole collezione di statue lignee e ‘fondi oro’ di scuola senese.
La prima sala del Museo è quasi del tutto dedicata all’attività montalcinese di Bartolo di Fredi, attivo a Montalcino negli anni Ottanta del Trecento e autore di due polittici provenienti dalla chiesa di San Francesco. Preziose sculture lignee del Trecento, fiore all’occhiello del Museo, fra cui si segnalano il San Pietro e il Crocifisso dello scultore quattrocentesco senese Francesco di Valdambrino, accompagnano il visitatore lungo il percorso delle sale. Fra le opere più antiche la croce dipinta del XII secolo e la Bibbia Atlantica provenienti dalla vicina Abbazia di Sant’Antimo.
Anche la terra di questa zona, congeniale al vitigno sangiovese, è l’oro di Montalcino, città nota in tutto il mondo per la produzione del famoso vino Brunello.
Dalla prominente collina di Montalcino, alta 564 metri, la vista è un meraviglioso capolavoro che spazia dalle Crete Senesi alla Val d’Orcia, dal Monte Amiata fino alla Maremma.
Per il mese di giugno i Musei saranno aperti dal sabato al lunedì dalle ore 10:30 alle ore 18:30.
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