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CHIUSI. Nell’ambito del ciclo di incontri “L’Eredità Culturale Sostenibile”, organizzato dal Museo Nazionale Etrusco in collaborazione con il Comune della Città di Chiusi e il Gruppo Archeologico “Città di Chiusi”, il terzo appuntamento è con Alessandro Pacini e la fibula della tomba 3 dell’Arcisa.
La fibula longobarda dell’Arcisa (Chiusi, Siena) è stata esaminata al microscopio ottico e sottoposta ad analisi radiografiche e LIPS. È in buono stato di conservazione, ma mancante dello spillo di chiusura posteriore. È costituita di più parti in lega d’argento dorato realizzate per getto in stampi e poi assemblate tra loro con unioni meccaniche e saldature. In base alle analisi condotte la ricostruzione è stata effettuata con la tecnica della fusione a cera persa a partire da modelli secondari ottenuti da stampi in terracotta. L’interno dei piccoli triangoli decorativi è stato riempito di niello, infine la fibula è stata dorata con amalgama d’oro. La ricostruzione sperimentale ha fornito informazioni utili per la datazione della stessa fibula sulla base di confronti tecnologici con esemplari simili.
In occasione della conferenza l’accesso al Museo Nazionale Etrusco è gratuito.
Su richiesta, prima della conferenza, è possibile essere accompagnati in visita alla Mostra “[Ri]scrivere il Passato. Il nome etrusco di Chiusi e altre Storie” fruibile al pubblico fino al 29 marzo 2020 presso i musei cittadini.