Tutto pronto per #Sierocoinvolti evento del progetto Rainbow People promosso dal Comune di Abbadia in collaborazione con il Movimento Pansessuale - Arcigay Siena
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ABBADIA SAN SALVATORE. Si chiama “#Sierocoinvotl. Combatti lo stigma non le persone” ed è il secondo appuntamento del progetto di formazione e sensibilizzazione sulle tematiche legate all’orientamento sesso-affettivo e all’identità di genere “Rainbow People. Percorsi tra orientamenti e identità LGBT+ (lesbica, gay, bisex, trans*+)” promosso dalle Pari Opportunità del Comune di Abbadia San Salvatore in collaborazione con Movimento Pansessuale – Arcigay Siena e finanziato dalla Regione Toscana attraverso il coordinamento regionale della Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti-discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere (RE.A.DY.). Venerdì 23 novembre a partire dalle 15.00 la Videoteca comunale del Centro Culturale Polivalente di Abbadia San Salvatore (via Mentana 16) ospiterà l’incontro formativo su HIV e IST (Infezioni sessualmente trasmissibili) a cura del gruppo salute del Movimento Pansessuale Arcigay Siena che si pone come obiettivo: informare e prevenire educando le persone ad una sessualità libera e consapevole e combattere lo stigma sociale che ancora colpisce le persone sieropositive. Subito dopo il laboratorio di formazione ci sarà la proiezione del documentario di Andrea Adriatico e Giulio Maria Corbelli “+o- il sesso confuso. Racconti di mondi nell’era dell’AIDS” a cui seguirà il dibattito alla presenza di Michele Breviglieri Responsabile Salute di Arcigay. La poltrona bianca. Una presenza neutra, ricorrente e silenziosa che accompagna, sostenendola, la trama del documentario che vuol fare il punto della situazione sulla pandemia che ha travolto il nostro secolo: l’Aids. Non una malattia come un’altra. Piuttosto un fenomeno che fin dai primi anni scavalca l’ambito medico per sconvolgere i costumi, creare sentimenti profondi, di sospetto come di solidarietà, cambia il modo di rapportarci con gli altri. Oggi, a oltre 25 anni dai primi casi, è giunto il momento di guardarci indietro e capire che cosa è successo. Com’è cambiata la nostra società? Che cosa è successo a una civiltà che si è contagiata e infettata di umori, dolori e disperazione portati in grembo da questo virus? Dove incontriamo e viviamo l’Aids? Che posto occupa nelle nostre esistenze? E infine: questa immane tragedia sanitaria, che è costata la vita di migliaia di persone, può costituire anche un’opportunità per l’umanità? Il focus dedicato alla salute all’interno del progetto vedrà anche l’organizzazione di una giornata di test per l’HIV rapidi, gratuiti e anonimi.