Venerdì 23 febbraio, alle ore 21 al Teatro Vittorio Alfieri, ingresso libero
CASTELNUOVO BERARDENGA. Sarà proiettato venerdì 23 febbraio, alle ore 21, al teatro Vittorio Alfieri di Castelnuovo Berardenga il video dello spettacolo “Il paradiso è sempre altrove”, frutto di un progetto teatrale italo -tedesco di Matteo Marsan, Dania Hohmann e Ulrich Waller che è andato in scena lo scorso luglio a San Gusmè. Proiezione del video a ingresso libero.
“Il paradiso è sempre altrove” fa parte di una trilogia di spettacoli realizzati nell’ambito del “Teatro della Memoria”, nato dalla collaborazione tra il teatro Alfieri di Castelnuovo Berardenga e il St. Pauli Theater di Amburgo, con il patrocinio della Regione Toscana e dell’ambasciata della Repubblica Federale di Germania.
“Siamo felici di questo ulteriore progetto teatrale condiviso dal Teatro Alfieri con il St Pauli Theater, – afferma Annalisa Giovani, assessore comunale alla Cultura – nel solco di una collaborazione nata ormai 10 anni fa, che coinvolge la popolazione e le associazioni di Collesalvetti e non solo.”
Dopo “Albicocche rosse”, progetto sull’eccidio per mano dei soldati tedeschi al podere Palazzaccio, vicino al borgo di San Gusmè nel 1944, e dopo “La grande gelata”, spettacolo sui lavoratori italiani immigrati, costretti a cercare lavoro fuori dall’Italia e a costruirsi una nuova vita, il nuovo progetto teatrale italo-tedesco di Matteo Marsan, Dania Hohmann e Ulrich Waller, si occupa degli anni Settanta. In quel periodo in Italia si sono sviluppati movimenti e processi che ci riguardano ancora oggi: il movimento delle donne, la presa di coscienza dell’ecologia, l’inizio dell’inclusione dei malati attraverso l’apertura di cliniche psichiatriche, il superamento del terrorismo come forma di confronto politico, il sogno di una società più giusta.
Dopo il 1968, per un’intera generazione di giovani tedeschi, l’Italia fu qualcosa di simile alla “terra promessa” e ha continuato ad esserlo per quasi un decennio. Qui sembrava possibile qualcosa di irraggiungibile per la sinistra tedesca. E con il “compromesso storico”, il superamento pacifico del capitalismo come forma economica sembrava improvvisamente a portata di mano in Italia. Tutto questo sullo sfondo di un confronto sanguinoso con il neofascismo. Con la sua sottocultura di sinistra radicale, con gruppi come “Lotta continua” o “Potere operaio”, i suoi centri sociali alternativi, il teatro di Dario Fo e Franca Rame, e le sue radio libere come la bolognese Radio Alice, l’Italia divenne un modello. E oggi? La Germania – Berlino in particolare – è diventata un luogo di nostalgia per non pochi giovani italiani, che non vedono il loro futuro nel nostro Paese. “Il paradiso è sempre altrove”, come gli spettacoli precedenti, è stato interpretato da un ensemble di attori e musicisti professionisti italiani e tedeschi e dal gruppo dei Bruscellanti di Castelnuovo B.ga.