CASTELNUOVO BERARDENGA. “Sono rimasto stupefatto di aver appreso dai giornali l’accelerazione con cui l’Università degli Studi di Siena ha deciso di dismettere la Certosa di Pontignano, un bene storico, architettonico e artistico di altissima qualità per il Comune di Castelnuovo Berardenga, dove si trova, e per tutta la provincia di Siena”. Con queste parole Roberto Bozzi, sindaco del Comune chiantigiano commenta l’intervento del Rettore dell’Ateneo senese, Silvano Focardi sul piano di risanamento che comprende la dismissione, con gara pubblica, della Certosa di Pontignano, del Collegio di Santa Chiara e di Palazzo Bandini-Piccolomini.
“La storia della Certosa di Pontignano – aggiunge Bozzi – è profondamente legata a queste zone fin dalla sua costruzione all’inizio del 1300 e si è evoluta intrecciandosi allo sviluppo del territorio senese e della sua cultura. Da alcuni anni la struttura ospita convegni e congressi che hanno ricadute positive sulle aree circostanti. Dispiace – continua Bozzi – apprendere dalla stampa locale che l’Università degli Studi di Siena, con una decisione unilaterale che non ha coinvolto l’amministrazione comunale di Castelnuovo, ha deciso di mettere in vendita questo bene senza prima interpellare gli enti locali coinvolti sulla destinazione che essi avrebbero potuto individuare per la struttura”.
“Il risanamento della grave situazione economica e finanziaria dell’Ateneo – conclude Bozzi – non può e non deve ricadere in maniera indiscriminata sul territorio senese, che offre bellezze architettoniche e storiche da sempre patrimonio dell’umanità. Riteniamo che l’amministrazione comunale dovrà, comunque, essere coinvolta su questa decisione, affinchè la Certosa di Pontignano rimanga fruibile e abbia una vocazione consona alla sua storia”.