SIENA. La Segreteria della CGIL di Siena esprime profonda preoccupazione per il clima pesante ed oppressivo che sta crescendo in città.Dapprima con la militarizzazione dell’Università degli Studi di Siena in occasione dell’ultima riunione del Consiglio di Amministrazione e poi con le botte di ieri ad alcuni studenti che manifestavano in occasione del Premio Frajese.Occorre che al più presto si torni ad un’atmosfera più serena dove siano banditi manganelli e lanci di oggetti ed intolleranza delle frange più estreme.Si torni alla parola ed al confronto civile aperto e costruttivo ed al senso di responsabilità che eviti strumentalizzazioni.Le Istituzioni, a partire dal Governo e dall’Ateneo di Siena, devono ascoltare le ragioni degli studenti e dei precari che guardano con preoccupazione al loro futuro e a quello della scuola e dell’università.Purtroppo l’atteggiamento prevalente che si sta facendo avanti nel Paese, artefice questo Governo, è quello di sopraffare le voci di dissenso, di non ascoltarle, di reprimerle.
La Segreteria della CGIL di Siena ritiene che almeno nella nostra provincia, pur nell’asprezza delle differenti posizioni, debba rimanere aperta la strada del dialogo e del confronto e chiede che fin dal prossimo tavolo istituzionale sull’Università degli Studi di Siena vi prenda parte a pieno titolo una rappresentanza degli studenti.