Nasorri: "Il Consiglio deve dare delle linee di indirizzo"
“Il documento potrebbe essere da condividere – ha detto Massimo Mori (Pdl) – ma non conosco il progetto e propongo un approfondimento del tema nella commissione consiliare competente”. Dello stesso parere Marco Andreassi (Pdl), che ha invitato a valutare simili progetti guardando al controllo dei consumi di materia prima e delle emissioni. Sulla stessa linea l’intervento di Giovanni Di Stasio (Lega Nord) che ha chiesto una discussione sul tema in commissione per capire meglio le criticità dell’impianto. Critico sulle posizioni della minoranza, il consigliere de La Sinistra, Roberto Renai, che ha ricordato la possibilità di presentare atti incidentali in consiglio per avere maggiori chiarimenti. Renai ha posto anche l’attenzione sul problema, in generale, dell’approvvigionamento energetico e delle fonti alternative, in un quadro nazionale in cui mancano le linee guida da seguire e ha invitato ad analizzare il caso di Colle di Val d’Elsa tenendo conto di quella realtà, con una riflessione oggettiva sui bisogni energetici locali. Anche Antonio Giudilli (Idv) ha posto l’accento sull’impatto ambientale dell’impianto e l’approvvigionamento della materia prima. “Il consiglio non è chiamato a dare autorizzazioni – ha ricordato Marco Nasorri (Pd) – ma detta le linee di indirizzo. Con questo ordine del giorno abbiamo fatto un richiamo ai criteri il più possibile oggettivi per valutare l’impianto, che si presenta di dimensioni consistenti, usa legno vergine e si colloca in un contesto molto vicino al centro abitato. Il nostro richiamo alla Provincia per un’attenta valutazione parte da questi elementi di criticità”. Angiolo Del Dottore (Udc), infine, ha votato a favore, pur ribadendo la necessità di un ulteriore approfondimento del progetto nella commissione consiliare competente.
Il dibattito sull’ordine del giorno ha registrato anche l’intervento dell’assessore provinciale all’ambiente, Gabriele Berni. “La Provincia di Siena punta a migliorare le emissioni di Co2 con il progetto Siena Carbon Free 2015, valorizzando fonti alternative e rinnovabili rispetto a quelle tradizionali. Ogni valutazione sugli impianti viene fatta singolarmente, valutandone la sostenibilità ambientale”. “Gli enti locali – ha però aggiunto Berni – dovrebbero avere più strumenti normativi, rispetto a quelli attuali, per poter decidere quali e quanti impianti fare sul proprio territorio. Lo scorso 2 dicembre, la Provincia di Siena ha già espresso il proprio parere non avviando alcun procedimento amministrativo ed evidenziando gli elementi di criticità. Il progetto presentato nei giorni scorsi ha le stesse caratteristiche e, pertanto, rimangono valide le perplessità già evidenziate con la prima valutazione. Il consiglio è chiamato a dettare le linee di indirizzo, l’esame tecnico, poi, spetterà agli uffici, ai quali rinnoviamo piena fiducia per la professionalità e la competenza con cui lavorano ogni giorno nell’interesse della collettività generale”.
Nel corso del consiglio provinciale – oltre all’approvazione unanime dello schema di accordo di valorizzazione dell’ex convento ed ex carcere di San Domenico a San Gimignano (v. articolo in “Provincia”) -, sono stati discussi altri ordini del giorno presentati da diversi gruppi consiliari. Il testo sul clima di tensione politica, presentato dai consiglieri Fabrizio Camastra e Francesco Michelotti (Pdl) – che auspicava, a ogni livello amministrativo, un confronto costruttivo e sereno in ogni momento della dialettica politica fra maggioranza e opposizione – è stato respinto con i voti contrari di Pd, La Sinistra e Idv e favorevoli di Pdl, Lega Nord e Udc. L’ordine del giorno sulla difesa dei cristiani e della libertà religiosa nel mondo, presentato dal gruppo Pdl, è stato approvato all’unanimità, mentre ha raccolto i voti favorevoli della maggioranza l’ordine del giorno presentato da Marileno Franci (Pd) sulle abitazioni a canone concordato, che esprimeva apprezzamento per quanto fatto in questi anni dalla Fondazione Mps e dagli enti locali per il settore casa e per l’attenzione ai progetti in grado di fare sistema. L’ordine del giorno è stato approvato con i voti favorevoli di Pd, La Sinistra e Idv; il voto contrario di Pdl e Lega Nord e l’astensione dell’Udc.
(Foto Corrado De Serio)