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SIENA. Il Consiglio provinciale di Siena ha approvato oggi, martedì 8 aprile, nella sessione della mattina, il rendiconto 2013 e il bilancio preventivo 2014, che hanno visto, entrambi, il voto favorevole dei gruppi consiliari Pd, Sel, Idv e contrari di Pdl, Fratelli d’Italia-Centrodestra nazionale, Rifondazione-Partito Comunista e Toscana Federata.
Rendiconto 2013. “Abbiamo ‘retto il colpo’ – ha detto l’assessore al bilancio, Fabio Dionori – in un anno estremamente difficile per l’ulteriore riduzione dei trasferimenti regionali per la gestione delle funzioni delegate e, soprattutto, per il sostanziale azzeramento delle risorse statali: 700 mila euro del 2013 contro gli oltre 19 milioni di euro del 2008 tra trasferimenti erariali, addizionale energia elettrica e addizionale Irpef, i cui gettiti non sono più attribuiti alle Province dal 2012. Nonostante le difficoltà, si è generato un avanzo di amministrazione di oltre 3 milioni, di cui circa 1 milione di avanzo libero, che potremo spendere nell’ultima parte dell’anno per tamponare eventuali emergenze. Al consuntivo favorevole ha contribuito anche l’operazione di valorizzazione del patrimonio immobiliare, sia da vendite che da rinegoziazione dei termini delle concessioni”.
Rispetto al rendiconto 2012, il 2013 ha fatto registrare un sostanziale arretramento del gettito dei tributi propri (tutela dell’ambiente, imposta provinciale di trascrizione e addizionale R.C.A.), che non ha, però, comportato sorprese negative, essendo già stato previsto in sede di redazione di bilancio. Estremamente problematico si è rivelato il raggiungimento dell’obiettivo del Patto di stabilità, rispettato grazie all’intervento del Governo, che ha permesso di escludere dal saldo i pagamenti riferiti a spese in conto capitale al 2012, e all’azione della Regione, che ha ‘ceduto’ quote di patto. “L’obiettivo – ha detto Dionori – è stato conseguito con un avanzo minimo, che attesta la volontà dell’ente di liquidare tutti i fornitori al 2013. Un’operazione niente affatto scontata, di cui siamo particolarmente orgogliosi”.
Bilancio preventivo 2014. Il preventivo 2014 ricalca sostanzialmente quello dell’anno precedente. “Si tratta di un bilancio di ‘sussistenza’ – ha detto Dionori” – dove le uniche risorse che non coprono spese obbligatorie sono state previste per la manutenzione della viabilità (1,7 milioni di euro) e degli edifici scolastici (388 mila euro). A questo si aggiungono lavori finanziati con fondi derivanti da esercizi precedenti, tra cui interventi relativi alla difesa del suolo, come i lavori di mitigazione del rischio idraulico a Buonconvento, a Taverne d’Arbia, a Montepulciano Stazione e a Sinalunga, e sugli edifici scolastici “Avogadro” di Abbadia San Salvatore e “Monna Agnese” di Siena. E’ previsto, inoltre, un ulteriore intervento sulla pista ciclabile Bellavista-Staggia Senese, finanziato con fondi regionali, e i lavori sulla Sr2 Cassia, una volta che la Regione avrà adottato l’atto di finanziamento. Di più non è possibile fare, con un bilancio dimezzato rispetto al 2009 a spese fisse invariate”.
Il dibattito sul bilancio consuntivo. “Se la Provincia avesse agito con lungimiranza, anche su enti ad essa collegati – ha detto Giovanni Di Stasio (Toscana Federata) – la situazione attuale sarebbe stata migliore, nonostante la crisi generale, ed è mancata anche un’attività seria per sopperire con risorse proprie alle esigenze del territorio”. “Nel 2009 – ha aggiunto Donatella Santinelli (Pdl) – la realtà era ben diversa. Oggi la preoccupazione, alla luce della situazione attuale, è molto forte e la maggioranza deve prendersi la responsabilità di molti errori fatti in passato nella gestione di questo territorio”. Attenzione sulla gestione politica e sociale della provincia è stata posta anche dal consigliere Antonio Falcone (Rifondazione-Partito Comunista), che ha evidenziato con rammarico la riduzione delle spese di gestione di 33 milioni di euro dal 2009 al 2012. L’impegno della giunta provinciale a fronte di una situazione economica difficile è stato, invece, al centro dell’intervento di alcuni consiglieri della maggioranza. “Negli ultimi anni – ha detto Marileno Franci (Pd) – oltre alla buona gestione del bilancio, è stata promossa una significativa riorganizzazione della macchina amministrativa. Oggi, alla luce della riforma delle Province, servono atti di indirizzo sulla destinazione della nuova sede e sul futuro delle società partecipate, per lasciare un quadro chiaro a chi verrà dopo, e va alienata parte del patrimonio pubblico, per investire sulla messa a norma di alcuni immobili, a partire dalle scuole”. “Dal 2009 a oggi – ha aggiunto Raffaella Senesi (Pd) – la situazione è cambiata e la Provincia è stata chiamata a prendere decisioni difficili e importanti. Grazie all’impegno di tutti ha saputo mantenere un bilancio sano e in equilibrio”.
Il dibattito sul bilancio preventivo. Ampio è stato anche il dibattito sul consiglio preventivo riferito al 2014, con l’intervento di consiglieri di maggioranza e opposizione. “Le scelte fatte non possono far venir meno grosse responsabilità politiche”, ha detto Antonio Falcone (Rifondazione-Partito Comunista). “Serve un cambio di passo – ha aggiunto Donatella Santinelli (Pdl) – La gestione politica della Provincia di Siena ha alimentato un forte sentimento di antipolitica. Il bilancio che esaminiamo stamani è parziale, visto il futuro che attende la Provincia dopo una riforma che non condividiamo e che penalizza anche i cittadini, privandoli di una forma di espressione democratica”. “E’ importante che la Provincia consegni un bilancio preventivo a chi verrà dopo – ha detto Roberto Renai (Sel) – anche se quello che è stato pensato per il superamento delle Province non sembra essere all’altezza di dare risposte alle esigenze dei cittadini e di rilanciare una proposta politica desertificata negli ultimi anni. Questo crea grande amarezza”. L’impegno della giunta per chiudere il mandato con un bilancio sano è stato sottolineato anche dai consiglieri Alberto Taccioli, Elisa Meloni e Marco Nasorri (Pd) e da Antonio Giudilli (Idv). “Guardo a questo ultimo bilancio della Provincia con grande amarezza per la riforma di questo ente – ha detto Lorenzo Rosso (Fratelli d’Italia-Centrodestra nazionale) – e grande è anche l’amarezza per la gestione di immobili e patrimonio”. “In questi anni – ha aggiunto Fabrizio Camastra (Fratelli d’Italia-Centrodestra nazionale) – non è stato messo in conto il cambiamento del quadro di risorse, con la drastica riduzione della Fondazione Mps. Oggi la chiusura delle Province aggrava questa carenza, con forte preoccupazione per il futuro. Senza la Provincia, aumentano le responsabilità per i futuri amministratori, a partire dai sindaci”. A chiudere il dibattito è stato Giovanni Di Stasio (Toscana Federata) che ha messo in evidenza come “il bilancio in approvazione è solo il risultato del famigerato sistema Siena e dei suo danni sul territorio”.
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