Il presidente Bezzini ha descritto il documento economico durante un incontro con sindaci, sindacati, organizzazioni di categoria e consulta provinciale del volontariato
SIENA. “Sviluppo, lavoro e impresa sono gli elementi centrali della nostra proposta di bilancio per il 2012. Una manovra che punta, con decisione e attraverso azioni mirate alla crescita, alla modernizzazione del territorio e a dare ossigeno all’economia locale”. Con queste parole il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini ha aperto l’incontro che si è svolto oggi (15 novembre) con i sindaci, i sindacati, le organizzazioni di categoria e la consulta provinciale del volontariato.
“Ho convocato questo incontro – ha spiegato il presidente – per presentarvi, prima della loro approvazione in consiglio, il bilancio preventivo e il piano delle opere pubbliche. Si tratta di documenti strategici che avranno una ricaduta importante e che sono stati elaborati, partendo dalla consapevolezza che la crisi straordinaria e strutturale che colpisce il Paese sta producendo effetti a catena su tutti i settori del nostro territorio. E’ finita un’epoca e ognuno di noi, a partire dalle istituzioni, dovrà attrezzarsi, con grande senso di responsabilità e coerenza, a far fronte a scenari del tutto nuovi che richiederanno coraggio nelle scelte, grandissima oculatezza nella selezione delle priorità e innovazione nelle risposte”.
“L’Italia – ha continuato Bezzini – sta navigando in un mare in tempesta, stretta in una crisi finanziaria ed economica, senza precedenti che produce ripercussioni dal punto di vista sociale e occupazionale. Se due anni fa la crisi nella nostra provincia si era prevalentemente concentrata su quei settori più esposti alla concorrenza internazionale, oggi anche quei comparti, considerati più “protetti”, come il terziario, sono messi in discussione. Stanno soffrendo, in particolare, quei settori legati alla domanda interna che risentono della restrizione del credito e della riduzione dei consumi delle famiglie e della capacità di spesa della pubblica amministrazione. A questo quadro si aggiunge, la drastica riduzione delle erogazioni da parte della Fondazione Mps che nel decennio scorso avevano rappresentato un importante volano di sviluppo”.
“E’ in questo quadro – ha detto Bezzini – che si collocano le scelte di bilancio che la Provincia sta facendo. Una manovra che tiene conto anche dei drastici tagli dei trasferimenti regionali e statali che, in due anni, si sono attestati intorno ai 9 milioni di euro. Per compensare queste decurtazioni ed evitare che gli effetti negativi ricadano sui servizi, abbiamo messo in campo un’azione minuziosa di revisione su ogni voce di bilancio e un Piano di innovazioni organizzative che contribuiranno all’ulteriore contrazione della spesa corrente. E’ con questo spirito che, solo per fare qualche esempio, abbiamo ridotto il numero dei dirigenti, eliminato le direzioni di area e rivisto le forniture e le strutture in affitto. Con fatica e grazie a queste operazioni stiamo trovando la quadratura del cerchio sulla parte corrente del bilancio, dove ci siamo posti tra l’altro l’obiettivo di mantenere inalterate le risorse destinate al trasporto pubblico locale”.
“Se dal punto di vista della spesa corrente la situazione dovrebbe essere sotto controllo – ha spiegato il presidente – il vero dramma potrebbe riguardare gli effetti del Patto di stabilità sugli oltre 100 milioni di euro di investimenti in essere; sui 30 milioni di nuove opere pubbliche e sulla programmazione futura. Il prossimo anno, a causa della miopia con la quale vengono posti i vincoli, la Provincia rischia un rallentamento dei cantieri e il rinvio dei nuovi interventi con drammatiche ricadute sulle imprese e quindi sull’occupazione, in un momento già di per sé difficile. Per evitare che tutto questo accada e per dare un sostanziale contributo alla ripresa economica, la Provincia sta lavorando per tenere in vita un Piano di investimenti da oltre 130 milioni di euro, che prevede tra l’altro interventi su settori fondamentali per il territorio, come l’edilizia scolastica, la viabilità e la difesa del suolo e sui quali siamo riusciti ad attrarre risorse dall’esterno”.
“Per salvaguardare gli investimenti – ha detto Bezzini – abbiamo scelto tre azioni: massimo rigore nel controllo della spesa corrente; definizione di un programma di alienazione di immobili, non funzionali all’ente e l’aumento del 3 per cento della Rc auto. Si tratta di una scelta, quest’ultima, di cui avremmo fatto volentieri a meno ma che, insieme alle altre, sarà fondamentale per salvaguardare il pacchetto di opere in essere o già finanziate e per programmarne di nuove. Voglio però assicurare che se il governo, come accade in altri paesi europei, scegliesse di modificare, in maniera significativa, i vincoli del Patto di stabilità, ad esempio togliendo gli investimenti dal computo, la Provincia rivedrebbe all’istante questo aumento”.
“L’altra grande priorità che ci siamo posti nel bilancio – ha concluso Bezzini – riguarda l’attuazione del secondo documento anti crisi, approvato nel giugno scorso e in particolare delle misure legate allo sviluppo sostenibile, all’innovazione, alla promozione del territorio, alla tutela dell’occupazione, alla formazione e al sostegno dell’imprenditoria giovanile. Inoltre stiamo lavorando per salvaguardare gli interventi per il sociale, dando particolare attenzione ai progetti dedicati al diritto allo studio, all’assistenza per anziani e disabili e all’accesso ai servizi per l’infanzia. Si tratta di misure che hanno una ricaduta diretta sulle nostre comunità, consentendo di trovare un giusto equilibrio tra crescita e protezione sociale”.