Necessaria la messa in sicurezza del territorio dopo la nuova emergenza
“Passato il peggio – prosegue Bezzini – da oggi rischiamo di trovarci senza risorse per realizzare gli interventi più urgenti di ripristino, penalizzando interi pezzi di territorio. Le risorse vanno trovate e rapidamente. Così come è indispensabile semplificare le procedure urbanistiche comunali per interventi urgenti di difesa del suolo, ci sono opere che non possono aspettare i tempi biblici della burocrazia”. “Di fronte alla ‘buffonata’ che è andata in scena con la riforma delle Province, che tutt’oggi non sanno quali competenze verranno affidate ai nuovi enti, appare ancora più evidente che una riforma seria ed urgente dovrebbe interessare proprio questa materia, con l’obiettivo di superare la frammentazione di competenze tra Comuni, Unione di Comuni, Province, Genio civile, Autorità di bacino e Consorzi di bonifica”. “Non possiamo continuare a dare tutta la colpa al clima impazzito – chiude Bezzini -. In presenza di investimenti seri e continuativi per la messa in sicurezza dei territori, evitando il paradosso di non poter spendere quello che abbiamo in cassa, possiamo affrontare meglio eventi meteorologici importanti ed evitare spreco di risorse”.