Il candidato PD alle regionali era all'apertura di Toscana Expo 2015
SIENA. “Che sia stata scelta Siena per l’anteprima d’eccezione di Expo2015 è un segnale importante” afferma Simone Bezzini, candidato alle prossime Elezioni Regionali per il Partito Democratico, presente oggi all’apertura di Toscana Terra del Buon Vivere. “Il nostro territorio è ricco di eccellenze che vanno promosse e salvaguardate: siamo da esempio al mondo per i nostri prodotti, il nostro vino e la nostra cucina”.
“Qualità è la parola chiave. Qualità del territorio significa qualità dei prodotti agroalimentari, quindi qualità del cibo che mangiamo e del vino che beviamo. In sostanza, qualità della vita.”
“Su questo terreno noi non partiamo da zero, anzi. Siamo un’avanguardia sulla certificazione, con gli oltre 30 prodotti certificati e a Denominazione d’Origine, di cui 24 sono vini, che fanno della nostra provincia una delle prime in Italia. Questo dimostra che in questi anni sono state poste basi solide, creando sinergia tra istituzioni, imprese e territorio”.
“Interagire con l’appuntamento internazionale dell’Expo di Milano, il cui tema è Nutrire il pianeta, al fine di essere presenti in questa vetrina internazionale con le nostre eccellenze, ma soprattutto saper coniugare i temi dell’Expo con la dimensione rurale, agricola e agroalimentare delle Terre di Siena. Ci vuole una strategia di medio e lungo periodo. L’Expo2015 passa, le Terre di Siena restano”.
“Ricerca, formazione e innovazione sono ambiti in cui investire. Filiera corta, multifunzionalità e tracciabilità sono tra le strade da seguire. Servono nuovi progetti e iniziative concrete, per far crescere le realtà esistenti e farne nascere di nuove, attrezzandosi al meglio per attrarre risorse europee”.
Bezzini ricorda quindi l’importanza del biologico nella provincia di Siena: “Siamo ai vertici delle classifiche nazionali per produzione biologica, sia per numero di aziende, che per superficie di terreno. Nella nostra provincia si sono già costituiti alcuni Biodi stretti, ed è bene procedere in questa direzione. Biologico, filiera corta e sistemi agroalimentari locali sono tre fattori interconnessi. Inoltre, il rapporto stretto tra filiera produttiva, consumo consapevole e ristorazione è un aspetto da valorizzare, perché da luogo a contesti di scambio, non solo di beni, ma anche umano e di saperi”.
“Quello agricolo e agroalimentare sono settori dinamici, che creano ricchezza e posti di lavoro. Questo per il territorio è di estrema importanza” prosegue il candidato alle Regionali.
“Il settore agricolo, che include anche l’allevamento, cosa che spesso si dimentica, e quello agroalimentare possono diventare sempre più uno dei grandi motori per uno sviluppo sostenibile del nostro territorio”.
Bezzini lancia quindi la sua proposta: “La Regione Toscana faccia delle Terre di Siena un laboratorio di sperimentazione di pratiche virtuose, intrecciando tra loro qualità, sostenibilità, attività agricola e agroalimentare e tutela della biodiversità”.