"Stanziati 100 mila euro dalla Regione Toscana a fine 2010 per questo problema
SIENA. ‘’La provincia di Siena è stata riconosciuta solo quest’anno dalla Regione come area a presenza di lupi, e questo ci permette oggi di lottare contro I predatori e di aiutare e sostenere gli allevatori che si attivano per proteggersi dai predatori’’. Così Anna Maria Betti, assessore all’agricoltura, allevamento e risorse faunistiche della Provincia di Siena, che ci illustra quali siano le misure adottate e tutte le facilitazioni per gli allevatori dei comuni del Senese, quale il bando della Provincia di Siena pubblicato a febbraio e aperto per tutto l’anno per ottenere finanziamenti per le recinzioni, l’acquisto di cani pastore efficaci contro lupi e cani selvatici, gli allarmi sonori e quant’altro. ‘’Sono stati stanziati 100 mila euro dalla Regione Toscana a fine 2010 per questo grave problema. Oggi gli allevatori possono prendere misure preventive contro gli attacchi dei lupi e dei cani randagi, e possono ottenere I finanziamenti stanziati in questo senso partecipando al bando pubblicato dalla Provincia di Siena in febbraio – continua l’assessore Betti – Siamo consapevoli dei problemi posti dalla presenza del lupo nelle nostre zone, e tutti I nostri comuni ne hanno a causa delle prede prelibate nei boschi e nei campi, dai caprioli fino alle pecore. Inoltre il lupo si muove molto velocemente: tempo fa con alcuni collari gli scienziati hanno visto che alcuni lupi si sono mossi in un solo giorno dall’appennino toscano fino alla Liguria. Quindi, anche se non sono molti, sono certamente veloci. Il riconoscimento della loro presenza significa che oggi ottenere finanziamenti ed aiuti per recinzioni, allarmi, acquisto cani e anche per certe assicurazioni è molto più facile. Noi abbiamo anche richiesto e ottenuto dai comuni il cui piano regolatore non prevedeva la recinzione alta contro I predatori di fare deroghe speciali agli allevatori per proteggersi dai predatori con reti resistenti e molto più efficaci. Esistono poi assicurazioni gratuite per integrare le assicurazioni già stipulate dagli allevatori per proteggere I propri allevamenti’’.
Avevamo inoltre, nel pezzo di ieri , accennato al metodo delle fototrappole. Cosa sono e come funzionano? ‘’Basta fare una richiesta anche via email o di persona presso il Settore Sviluppo rurale della Provincia, in via Massetana, e effettuiamo subito l’installazione, per capire che tipo di predatore ci troviamo davanti – aggiunge Serena Signorini, dirigente Settore Risorse Faunistiche della Provincia di Siena – I filmati e I video registrati a tutte le ore del giorno e della notte ci permettono di stabilire le abitudini del predatore, e quindi come muoverci. Se si tratta di un cane randagio possiamo attivarci con l’Usl o gli enti per affrontare al meglio il problema, se si tratta di un lupo ci attiviamo con la prevenzione, fornendo le linee guida per accedere ai contributi della Regione Toscana. Stiamo insomma facendo di tutto per combattere questo problema molto serio dei nostri preziosi allevamenti, anche con assicurazioni sui capi di pregio ed altri sistemi di aiuto: fare informazione corretta è tra I modi migliori per prevenire e combattere la presenza dei predatori in provincia di Siena e non far vincere il grande sconforto che certamente esiste negli allevatori colpiti direttamente da questo gravissimo problema, e la preoccupazione negli altri’’.