SIENA. "I segni della crisi di questo sistema politico sono evidenti. Se mettiamo in fila cio' che e' accaduto in questi giorni, il modello di politica a cui abbiamo assistito e' quello della spettacolarizzazione, della personalizzazione, del presidenzialismo strisciante e del virtuale che sovrastava il reale. Questo e' stato il modello del panorama politico degli ultimi dieci anni". Lo ha detto l'ex presidente della Camera Fausto Bertinotti a Siena presentando ieri sera (28 ottobre) alla Biblioteca comunale degli Intronati il suo libro "Devi augurarti che la strada sia lunga". Un libro nel quale ha raccontato la sua vita politica fin dalle prime esperienze di sindacalista a Torino.
Le lotte alla Fiat, l’esplosione delle del 68, le vittorie del movimento operaio, ma anche le sconfitte come quella del referendum sulla scala mobile, i cambiamenti e i problemi ella sinistra.
Un racconto che ha affascinato i numerosi presenti nella sala della Biblioteca. Bertinotti che è stato punzecchiato dalle domande del professor Omar Calabrese ha parlato anche dell’attualità politica. A suo parere "nel nostro sistema politico incrinature si cominciano a vederne. Berlusconi non e' piu' il deus ex machina del predellino. Deve discutere con Bossi in riunioni che ricordano quelle famigerate dei vertici della prima Repubblica e comincia a formarsi un'oligarchia all'interno del centrodestra in cui i colonnelli sono espressione di interessi e realta' diverse. La sovranita' assoluta e' incrinata".
Bertinotti ha parlato anche di cio' che sta accadendo nell'opposizione. "Dall'altra parte, non voglio intromettermi in cose che non mi toccano, la vittoria di Bersani non e' forse anche un ritorno al classico, cioe' all'idea di partito come partito, come insediamento sociale, contro il partito del leader? Non e' almeno un'aspettativa quella che si sta formando? Ma, e lo dico con delicatezza, nella messa in discussione di autorevoli governatori del nostro paese non c'e' anche la conseguenza di una idea del governo iperpersonalizzata? Se si avvicina la possibilità di cogliere un frutto ci vuole qualcuno che scuota l'albero. Per parlare della crisi però – ha sottolineato – occorre parlare della sinistra. Di come si ricostruisce. Sono radicalmente contro il sistema di Berlusconi, ma lo sono anche perche' i salari sono i piu' bassi di tutti, perche' ci sono i contratti separati, perche' c'e' precarieta', perche' gli immigrati vengono fatti affogare sulle coste italiane, perche' le donne hanno minor ruolo sociale".
Bertinotti: il racconto della politica com’era e l’opionione della politica com’è
di Augusto Mattioli