L’Amministrazione Comunale, apprendendo con gioia la storica notizia, l’ha immediatamente comunicata a tutti i cittadini, con il solenne ed austero rintocco del Campanone di Piazza del Campo, esattamente come avvenne quando, nell’ottobre 1999, Giovanni Paolo II proclamò ufficialmente la nostra Santa Caterina copatrona d’Europa.
“Il Beato Tolomei – osserva l’arcivescovo – nato e morto a Siena, è per tutti noi un esempio di carità cristiana. Una carità che testimoniò, in maniera unica e straordinaria a tutti i suoi concittadini. Pur essendo monaco, infatti, lasciò il monastero per soccorrere i senesi colpiti dalla peste nera fino a morire, egli stesso, colpito dalla terribile malattia”.
L’Arcidiocesi, che istituirà nei prossimi giorni un apposito Comitato che avrà il compito di organizzare e coordinare le varie iniziative mirate a ricordare la figura e l’opera Santo Bernardo Tolomei, ha già programmato, per Domenica 26 aprile, un pellegrinaggio Diocesano per stringersi intorno al Papa Benedetto XVI in occasione della cerimonia di canonizzazione che la Chiesa Cattolica celebra proprio nell’anno dedicato a San Paolo. Vista la concomitanza degli eventi le Feste in onore di S.Caterina da Siena, patrona d’Italia e d’Europa saranno posticipate alla domenica successiva, 3 maggio 2009.
La Canonizzazione di Bernardo Tolomei avviene dopo un recente miracolo attribuito all’intercessione del Beato senese, attestato lo scorso 3 luglio dal Papa Benedetto XVI, con la promulgazione di un apposito decreto.
La “gloria degli Altari”, pur giungendo a distanza di secoli, ci riporta alle profonde tradizioni di fede e di carità della nostra Città, che nel XIV secolo espresse il meglio di sé nella santità di molti concittadini tra i quali Caterina Benincasa e Giovanni Colombini, assieme a tanti altri asceti dell’Eremo Agostiniano di Lecceto e dei Conventi Domenicani, Serviti, Francescani
L’Arcivescovo, monsignor Antonio Buoncristiani, nella certezza che la città di Siena saprà celebrare in maniera degna questo storico evento, si augura che la santificazione del Beato Bernardo “sia occasione per riportare alla memoria e riattualizzare l’esempio dei nostri antenati, che sapevano illuminare con la fede cristiana ogni attività umana, producendo splendide opere di cultura e di arte. A tal fine verranno organizzate opportune iniziative spirituali e culturali anche, in collaborazione con tutte le istituzioni cittadine”.
Brevi Cenni biografici sul Beato Bernardo TolomeiB
Bernardo Tolomei, nacque a Siena il 10 maggio del 1272: al fonte battesimale ebbe il nome di Giovanni. Di Famiglia nobilissima, studiò nel convento domenicano di s. Domenico in Siena, proseguendo gli studi fino a diventare maestro di diritto nell’Università della città e cavaliere dell’Impero.
Condusse vita spensierata e gaudente, coltivando anche uno spirito di intensa preghiera e prodigandosi in opere di carità. Dopo un periodo difficile a motivo di una malattia agli occhi, nel 1313 si ritirò ad "Accona" (nelle crete senesi), podere di sua proprietà, con alcuni amici, che ne condividevano l'ideale spirituale, nella solitudine di una vita eremitica. Nel 1319 scelse di abbracciare la Regola di San Benedetto e fondò il primo monastero con il nome di Santa Maria di Monte Oliveto, tuttora esistente, divenuto ben presto centro di un fiorente movimento monastico, che nei secoli XIV e XV raggiunse una notevole espansione nelle varie regioni d'Italia. Giovanni, fin dall'inizio della sua "conversione", vestì l'abito bianco e cambiò il nome in Bernardo per la sua devozione verso il grande cantore della Vergine Maria, San Bernardo da Chiaravalle.
Nel 1348 concluse la sua vita terrena, già arricchita da molte virtù, con un atto eroico di carità. Durante la terribile pestilenza, ben nota nelle fonti storiche e nei testi letterari, ritornato nella città natale di Siena per assistere i confratelli e i concittadini colpiti dal pestifero morbo, ne fu a sua volta contagiato e morendo offrì al Signore la sua vita in sacrificio, realizzando così il vangelo che dice: "non c'è amore più grande che dare la vita per gli amici".
La tradizione olivetana ha fissato al 20 agosto il giorno del suo ritorno alla casa del Padre, la sua festa però in tutta la Congregazione Olivetana e l'Ordine Benedettino si celebra il 19 agosto.