di Fabrizio Pinzuti
PIANCASTAGNAIO. Che sul fronte dell'acqua qualcosa stesse bollendo in pentola era chiaro anche dalle tre mozioni – sulle quali abbiamo riferito qualche giorno fa – presentate da tutte le componenti politiche presenti in Consiglio Comunale a Piancastagnaio.
Dopo i tanti scricchiolii sull'opportunità dell'istituzione di quello che è stato definito "l'iniquo balzello" dei 40 euro per gli utenti che non hanno scelto la domiciliazione bancaria o postale per il pagamento del servizio idrico, arriva ora la notizia che l'Assemblea dell'ATO6 Ombrone del 30 ottobre scorso ha approvato un ordine del giorno in cui si impegna a modificare, in una prossima convocazione, la delibera con la quale aveva accettato la proposta dell'Acquedotto del Fiora dell'istituzione del balzello stesso.
Di fatto sembra che non solo si sia rotto qualche meccanismo nei rapporti tra l'Assemblea e il gestore del servizio ma che i Sindaci si siano riappropriati dell'importante ruolo che la legge riconosce loro nei compiti di programmazione e di indirizzo del servizio stesso.
E se la notizia fa piacere ai tanti che, in forma singola o associata, si erano opposti all'istituzione del balzello, proprio per questi aspetti è valutata positivamente, pur con qualche riserva, dal Movimento per il Bene Comune, fra i più attivi nella provincia di Grosseto contro l'istituzione del balzello dei 40 euro.
In un comunicato stampa del 2 novembre scorso, a firma della coordinatrice Tania Amarugi, il MBC afferma che "l'Odg approvato ha in sé elementi che ci fanno dichiarare la nostra parziale soddisfazione in quanto indica tra le linee di indirizzo da esaminare che la cauzione di 40 Euro sarà applicata solo ai nuovi contratti e che comunque del c.d. balzello se ne riparlerà nel 2013 soltanto dopo verifiche".
Non manca comunque nella nota qualche elemento di polemica prettamente politica. "Stigmatizziamo comunque – prosegue il comunicato – le dichiarazioni che il Presidente dell'ATO6, Moreno Periccioli, ha rilasciato ad una TV locale, e cioè che "la scelta di rinviare l'applicazione della cauzione agli utenti attuali è per una valutazione attenta della situazione difficile in cui versano molte famiglie e non certo per la campagna di stampa di un quotidiano locale". Domandiamo a Periccioli in base a quali parametri ha valutato a marzo scorso opportuno approvare il c.d. balzello. Forse allora le famiglie, al contrario di oggi, si trovavano in situazioni facili e di abbondanza? Ricordiamo, poi, a Periccioli che il giornale su cui punta il dito, così come gli altri non citati, ha semplicemente svolto il compito di informare obiettivamente i lettori sulla "vicenda del balzello", assolvendo al ruolo di "messaggero" del pensiero comune, delle valutazioni della gente e delle loro istanze di rappresentanza; pensiero che ha condiviso e sostenuto. Forse Periccioli si è dimenticato dei 5.000 cittadini che hanno sottoscritto la Petizione da noi predisposta, di quei migliaia che hanno condiviso una analoga Petizione della SPI-CGIL, delle prese di posizione di Sindaci e di Consigli Comunali, di quelle delle Organizzazioni Sindacali ed Economiche, di quelle delle Associazioni dei Consumatori e delle Forze politiche, compresa quella a cui lo stesso Periccioli appartiene. Così come abbiamo fatto il 30 ottobre, stia tranquillo Presidente, anche nella prossima Assemblea saremo lì civilmente a ricordarglielo, magari dovesse averne bisogno per ri-motivare il senso dell'incarico che ricopre".
Si apprende nel frattempo dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua che il Senato, nella seduta del 4 Novembre scorso, ha approvato l'art. 15 del DL 135/09 che privatizza la gestione del servizio, "sottraendo ai cittadini l'acqua potabile di rubinetto, il bene più prezioso, per consegnarlo, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali e farne un nuovo business per i privati e per le banche".
Il decreto 135/09 approderà alla Camera dei Deputati a partire da lunedì 9 Novembre (in Commissione 1°) e verrà discusso dall'aula lunedì 16 Novembre. Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua invita la cittadinanza, il "popolo dell'acqua", le realtà sociali e territoriali, le reti ambientaliste e per la tutela dei beni comuni, le organizzazioni sindacali e il movimento degli studenti, ad una mobilitazione straordinaria partecipando alla manifestazione davanti al Parlamento giovedì 12 Novembre ore 10.30 a Piazza Montecitorio, in concomitanza con la discussione dell'art. 15 del decreto legge 135/09 presso la Camera dei Deputati.