Dopo la "presunta" gaffe di agosto, il ministro ci ricasca
![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/import/cut1301321011190.jpg)
SIENA. “Errare humanum est, perseverare autem diabolicum”. Racchiude con un detto latino Loretana Battistini, candidata a sindaco per la Lega Nord a Siena, l’uscita poco felice del Ministro Brambilla che si è detta perplessa sulla candidatura del Palio a far parte del patrimonio dell’Unesco.
“Se la sparata agostana contro il Palio – afferma Battistini – poteva essere considerata una gaffe, è anche vero che simili affermazioni non possono più essere tollerate. La città di Siena è da sempre e fortemente impegnata nella salvaguardia, nella tutela e nell’amore verso i cavalli, veri protagonisti della nostra Festa, con provvedimenti esemplari presi anche come esempio a livello nazionale. A testimonianza di questo c’è anche l’attività del sottosegretario leghista alla salute, onorevole Francesca Martini. Quello che è sconcertante – prosegue la candidata a sindaco del Carroccio senese – è come, per l’ennesima volta, la nostra festa venga strumentalizzata. L’esempio lampante è l’onorevole Franco Ceccuzzi che sbandiera ai quattro venti la cosiddetta Legge Salva Contrade, che però, alla fine dei conti, non ha portato assolutamente ai risultati sperati e che è stata, a suo tempo, preferita ad una necessaria legge ad hoc per il Palio di Siena, proposta da alcune associazioni e da diversi contradaioli in sede locale. Una Legge, quella di Ceccuzzi, che ha finito per svilire la nostra Festa, ponendola sullo stesso piano di tantissime altre manifestazioni che, per storia, tradizione e partecipazione popolare, nulla hanno a che vedere con quello che per i senesi rappresenta la vita. Noi della Lega Nord non vogliamo che il Palio e le Contrade siano strumentalmente utilizzate in campagna elettorale da chi, pur impegnato in patetici tentativi di legittimarsi come neo Contradaiolo, non ha le caratteristiche e le conoscenze per parlarne. Sul Palio, siano i senesi ed i veri Contradaioli a parlarne ed a trovare tutti assieme le soluzioni migliori per la difesa e la tutela della Festa, al di là delle loro appartenenze politiche ed ideologiche. La politica, che assuma i nomi di Ceccuzzi, Nannini o Brambilla, si occupi di altro, ma lasci stare il Palio. Al di là delle evidenti assurdità contenute nelle dichiarazioni del ministro Brambilla – termina – non ci sembra opportuno alzare i toni e aprire un inutile dibattito nazionale sul Palio che non merita in alcun modo di essere strumentalizzato per fini politici ed elettorali”.
“Se la sparata agostana contro il Palio – afferma Battistini – poteva essere considerata una gaffe, è anche vero che simili affermazioni non possono più essere tollerate. La città di Siena è da sempre e fortemente impegnata nella salvaguardia, nella tutela e nell’amore verso i cavalli, veri protagonisti della nostra Festa, con provvedimenti esemplari presi anche come esempio a livello nazionale. A testimonianza di questo c’è anche l’attività del sottosegretario leghista alla salute, onorevole Francesca Martini. Quello che è sconcertante – prosegue la candidata a sindaco del Carroccio senese – è come, per l’ennesima volta, la nostra festa venga strumentalizzata. L’esempio lampante è l’onorevole Franco Ceccuzzi che sbandiera ai quattro venti la cosiddetta Legge Salva Contrade, che però, alla fine dei conti, non ha portato assolutamente ai risultati sperati e che è stata, a suo tempo, preferita ad una necessaria legge ad hoc per il Palio di Siena, proposta da alcune associazioni e da diversi contradaioli in sede locale. Una Legge, quella di Ceccuzzi, che ha finito per svilire la nostra Festa, ponendola sullo stesso piano di tantissime altre manifestazioni che, per storia, tradizione e partecipazione popolare, nulla hanno a che vedere con quello che per i senesi rappresenta la vita. Noi della Lega Nord non vogliamo che il Palio e le Contrade siano strumentalmente utilizzate in campagna elettorale da chi, pur impegnato in patetici tentativi di legittimarsi come neo Contradaiolo, non ha le caratteristiche e le conoscenze per parlarne. Sul Palio, siano i senesi ed i veri Contradaioli a parlarne ed a trovare tutti assieme le soluzioni migliori per la difesa e la tutela della Festa, al di là delle loro appartenenze politiche ed ideologiche. La politica, che assuma i nomi di Ceccuzzi, Nannini o Brambilla, si occupi di altro, ma lasci stare il Palio. Al di là delle evidenti assurdità contenute nelle dichiarazioni del ministro Brambilla – termina – non ci sembra opportuno alzare i toni e aprire un inutile dibattito nazionale sul Palio che non merita in alcun modo di essere strumentalizzato per fini politici ed elettorali”.