di Alessandra Siotto
SIENA. Il Consiglio Comunale cittadino, nella seduta di questa mattina (15 dicembre) ha approvato un documento in cui esprime solidarietà al presidente del consiglio che “è stato oggetto di una violenza non giustificabile”. “Il Consiglio Comunale auspica – prosegue il documento – che il dibattito politico torni a dei parametri civili e ad una dialettica normale e non brutale, così come ha detto il Presidente Napolitano”.
Tuttavia l'approvazione del documento non è stata così semplice ed è stato votato da tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione, eccetto Andreini e Iantorno del gruppo di Rifondazione Comunista. La vicenda ha avuto inizio quando il consigliere Bandini, al termine delle interrogazioni, ha preso la parola per presentare il documento. Per motivi procedurali di regolamento e statuto del Consiglio Comunale, il documento non poteva essere discusso. Quindi il presidente del Consiglio Piccini ha chiesto che si riunissero i capigruppo al fine di decidere se quest'eccezione al regolamento poteva essere ammessa, visto che “l'aggressione al premier è un evento straordinario, avvenuto meno di 48 ore fa, quando ormai l'ordine del giorno del Consiglio era chiuso”.
Al termine della riunione dei capigruppo, l'assemblea ha votato i merito a questa eccezione alla procedura e al regolamento. Solo Andreini e Iantorno hanno votato “no” alla discussione e il documento è quindi stato letto e sottoposto all'approvazione del Consiglio.
Vista l'eccezione al regolamento, il presidente Piccini ha concesso un solo minuto a Iantorno per esprimere la dichiarazione di voto. Il Consigliere di Rifondazione si è lamentato del poco tempo a disposizione affermando che “in questo Consiglio non c'è diritto di parola”. “Votiamo contro a questo documento – ha detto Iantorno – perchè il clima di imbarbarimento non è solo da una parte e anche il premier ha contribuito a creare questo clima. Siamo con la Bindi, Di Pietro e Ferrero e diciamo che Berlusconi non deve strumentalizzare la cosa. Siamo solidali con gli studenti picchiati e gli altri cittadini. Il presidente del consiglio vale di più degli altri cittadini?”.
Terminato il minuto a disposizione è stato spento il microfono di Iantorno, che però ha continuato a parlare, alzando la voce e scaldando il clima. Bandini ha iniziato a rispondere a Iantorno alzando anche lui la voce e affermando frasi del tipo “siete voi i violenti… siete comunisti!”.
Visto l'acceso battibecco tra i due consiglieri, il presidente Piccini ha sospeso il Consiglio Comunale, che è ripreso pochi minuti dopo, una volta che si erano calmati gli animi. L'assemblea ha approvato il documento con 29 voti favorevoli e 2 contrari (Andreini e Iantorno).
Clicca qui per ascoltare la dichiarazione di Iantorno
SIENA. Il Consiglio Comunale cittadino, nella seduta di questa mattina (15 dicembre) ha approvato un documento in cui esprime solidarietà al presidente del consiglio che “è stato oggetto di una violenza non giustificabile”. “Il Consiglio Comunale auspica – prosegue il documento – che il dibattito politico torni a dei parametri civili e ad una dialettica normale e non brutale, così come ha detto il Presidente Napolitano”.
Tuttavia l'approvazione del documento non è stata così semplice ed è stato votato da tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione, eccetto Andreini e Iantorno del gruppo di Rifondazione Comunista. La vicenda ha avuto inizio quando il consigliere Bandini, al termine delle interrogazioni, ha preso la parola per presentare il documento. Per motivi procedurali di regolamento e statuto del Consiglio Comunale, il documento non poteva essere discusso. Quindi il presidente del Consiglio Piccini ha chiesto che si riunissero i capigruppo al fine di decidere se quest'eccezione al regolamento poteva essere ammessa, visto che “l'aggressione al premier è un evento straordinario, avvenuto meno di 48 ore fa, quando ormai l'ordine del giorno del Consiglio era chiuso”.
Al termine della riunione dei capigruppo, l'assemblea ha votato i merito a questa eccezione alla procedura e al regolamento. Solo Andreini e Iantorno hanno votato “no” alla discussione e il documento è quindi stato letto e sottoposto all'approvazione del Consiglio.
Vista l'eccezione al regolamento, il presidente Piccini ha concesso un solo minuto a Iantorno per esprimere la dichiarazione di voto. Il Consigliere di Rifondazione si è lamentato del poco tempo a disposizione affermando che “in questo Consiglio non c'è diritto di parola”. “Votiamo contro a questo documento – ha detto Iantorno – perchè il clima di imbarbarimento non è solo da una parte e anche il premier ha contribuito a creare questo clima. Siamo con la Bindi, Di Pietro e Ferrero e diciamo che Berlusconi non deve strumentalizzare la cosa. Siamo solidali con gli studenti picchiati e gli altri cittadini. Il presidente del consiglio vale di più degli altri cittadini?”.
Terminato il minuto a disposizione è stato spento il microfono di Iantorno, che però ha continuato a parlare, alzando la voce e scaldando il clima. Bandini ha iniziato a rispondere a Iantorno alzando anche lui la voce e affermando frasi del tipo “siete voi i violenti… siete comunisti!”.
Visto l'acceso battibecco tra i due consiglieri, il presidente Piccini ha sospeso il Consiglio Comunale, che è ripreso pochi minuti dopo, una volta che si erano calmati gli animi. L'assemblea ha approvato il documento con 29 voti favorevoli e 2 contrari (Andreini e Iantorno).
Clicca qui per ascoltare la dichiarazione di Iantorno