Resta comunque nel cda del Monte
di Red
SIENA. Uno scarno comunicato di banca Monte dei Paschi di Siena informa che “in data odierna il Sig. Turiddo Campaini ha rassegnato le dimissioni con effetto immediato dalla carica di Vice Presidente della Banca MPS, rimanendo membro del Consiglio di Amministrazione della Banca stessa”. La notizia è stata diffusa dopo il Consiglio di Amministrazione convocato per giovedì 20. Non vengono fornite spiegazioni sul mezzo passo indietro del massimo esponente del mondo cooperativo. Campaini è quasi il padre-padrone di Unicoop Firenze (che detiene il 2,727% delle azioni di Montepaschi), essendone presidente dal 1973. Voci del mondo finanziario attribuirebbero al pPresidente del Consiglio di Sorveglianza Unicoop la volontà di avere più tempo per occuparsi degli impegni della cooperativa, per cui la decisione non sarebbe un atto di sfiducia nell’operato del Tandem. “Il Sig. Campaini – prosegue il comunicato dell’istituto senese – era stato nominato vicepresidente dall’assemblea dei soci del 27 aprile 2012 per gli esercizi 2012, 2013 e 2014”. E fin dal 2003 è consigliere di amministrazione di Rocca Salimbeni, avendo così partecipato a tutte le scelte della presidenza Mussari, compreso l’affare Antonveneta per cui aveva votato a favore dell’acquisto nell’assemblea del 7 marzo 2008. Campaini potrebbe essere vittima di critiche interne al mondo della cooperazione, sia per aver condiviso le scelte lacrime e sangue del Piano Industriale varato dal Tandem – di cui appunto oggi sono arrivati i primi parziali accordi con alcuni sindacati – sia per aver sempre affermato che l’investimento Unicoop nel Monte fosse “strategico”. Una strategia pagata a caro prezzo: sono stati infatti investiti complessivamente circa 526 milioni di euro; a valori attuali di borsa la partecipazione vale appena 118 mln, con una perdita del 77,5% (il calcolo include anche la perdita già iscritta nel bilancio 2008 per 189 mln su azioni MPS, il primo bilancio in rosso di Unicoop FI che ha iscritto le azioni a 1,5 euro).