
di Augusto Mattioli
SIENA. Frizzante il convegno "Gli interessi delle associazioni dei tifosi di calcio tutelati nel diritto sportivo" in corso all'Università: ieri la notizia che il commissario Rossi non era obbligato a dare lo scudetto all'Inter (come sostengono tutti i tifosi juventini del globo), oggi l'ipotesi che i tifosi possano chiedere un risarcimento danni a Mario Balotelli per il gesto a fine partita, in occasione dello scontro di Champions con il Barcellona.
Una specie di "class action del tifo" in arrivo?
Sul tema si è dibattuto questa mattina: a porlo Luca Stanghellini, organizzatore del convegno, che ha stimolato la discussione della tavola rotonda (alla quale hanno partecipato tra gli altri il presidente della Banca Montepaschi Giuseppe Mussari, il giornalista Italo Cucci e Giancarlo Gentile, legale della federazione calcio, Valentina Mezzaroma dirigente del Siena calcio). Per il professore le associazioni di tifosi sono, sotto il profilo strettamente giuridico, titolari di veri e propri interessi qualificati, idonei ad intervenire nei giudizi amministrativi in varie situazioni, come ad esempio nel caso di società sportive che siano state escluse dal campionato di competenza. ”O, ancora – sottolinea Stanghellini – nel caso di Balotelli che a fine partita getta via la maglia. Si può discutere se sia ipotizzabile un diritto non solo dell’Inter ma delle associazioni dei tifosi nerazzurri di richiedere al giocatore un risarcimento per un danno morale, seguito ad un comportamento ingiurioso nei confronti di una immagine-simbolo della società. Quella che i tifosi siano titolari di interessi è una ipotesi su cui discutere e questo è lo scopo del convegno. Ma a mio avviso già ci sono gli strumenti giuridici per ritenerla attuale, anche se mai attuata”.
L'altra notizia arriva da Milano: il procuratore del calciatore parla di mobbing e pare intenzionato ad adire le vie legali…
SIENA. Frizzante il convegno "Gli interessi delle associazioni dei tifosi di calcio tutelati nel diritto sportivo" in corso all'Università: ieri la notizia che il commissario Rossi non era obbligato a dare lo scudetto all'Inter (come sostengono tutti i tifosi juventini del globo), oggi l'ipotesi che i tifosi possano chiedere un risarcimento danni a Mario Balotelli per il gesto a fine partita, in occasione dello scontro di Champions con il Barcellona.
Una specie di "class action del tifo" in arrivo?
Sul tema si è dibattuto questa mattina: a porlo Luca Stanghellini, organizzatore del convegno, che ha stimolato la discussione della tavola rotonda (alla quale hanno partecipato tra gli altri il presidente della Banca Montepaschi Giuseppe Mussari, il giornalista Italo Cucci e Giancarlo Gentile, legale della federazione calcio, Valentina Mezzaroma dirigente del Siena calcio). Per il professore le associazioni di tifosi sono, sotto il profilo strettamente giuridico, titolari di veri e propri interessi qualificati, idonei ad intervenire nei giudizi amministrativi in varie situazioni, come ad esempio nel caso di società sportive che siano state escluse dal campionato di competenza. ”O, ancora – sottolinea Stanghellini – nel caso di Balotelli che a fine partita getta via la maglia. Si può discutere se sia ipotizzabile un diritto non solo dell’Inter ma delle associazioni dei tifosi nerazzurri di richiedere al giocatore un risarcimento per un danno morale, seguito ad un comportamento ingiurioso nei confronti di una immagine-simbolo della società. Quella che i tifosi siano titolari di interessi è una ipotesi su cui discutere e questo è lo scopo del convegno. Ma a mio avviso già ci sono gli strumenti giuridici per ritenerla attuale, anche se mai attuata”.
L'altra notizia arriva da Milano: il procuratore del calciatore parla di mobbing e pare intenzionato ad adire le vie legali…