Gli atti saranno trasmessi a Siena per competenza
MILANO. Il gip Maria Alfonsa Ferraro ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per Gianluca Baldassarri, l’ex capo dell’area Finanza del Monte dei Paschi. Il giudice ha inoltre disposto la trasmissione degli atti a Siena per competenza. Il manager era stato fermato tre giorni fa con l’accusa di associazione per delinquere, truffa e ostacolo all’attività degli organi di vigilanza nell’ambito dell’inchiesta della procura di Siena su Mps. Il giudice Ferraro dopo averlo interrogato ieri per circa due ore e mezza, evidentemente, non ha creduto alla versione di Baldassarri. Il manager si è difeso da ogni contestazione. Nel corso dell’interrogatorio ha spiegato che la lettera trovata nella cassaforte di Vigni era solo una lettera d’intenti.
Sono cinque i testimoni interrogati nelle ultime settimane che avrebbero fornito elementi a carico di Baldassari. Oltre all’ad di Mps Fabrizio Viola, che ha trasmesso a Bankitalia il contratto con Nomura, nella richiesta di convalida del fermo sono citati l’ex direttore Generale Antonio Vigni; Raffaele Ricci, il manager che prima per Dresdner e poi per Nomura si occupò del “derivato” Alexandria e da un altro funzionario, Giovanni Conti; nonché Gianni Contena, ex funzionario dell’area Finanza che con Baldassarri ha tuttora rapporti stretti.
Baldassarri dovrebbe essere trasferito nei prossimi giorni in un carcere toscano.
Sono cinque i testimoni interrogati nelle ultime settimane che avrebbero fornito elementi a carico di Baldassari. Oltre all’ad di Mps Fabrizio Viola, che ha trasmesso a Bankitalia il contratto con Nomura, nella richiesta di convalida del fermo sono citati l’ex direttore Generale Antonio Vigni; Raffaele Ricci, il manager che prima per Dresdner e poi per Nomura si occupò del “derivato” Alexandria e da un altro funzionario, Giovanni Conti; nonché Gianni Contena, ex funzionario dell’area Finanza che con Baldassarri ha tuttora rapporti stretti.
Baldassarri dovrebbe essere trasferito nei prossimi giorni in un carcere toscano.