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di Augusto Mattioli
SIENA. Il consigliere del Pd Simone Petricci aveva appena iniziato ad esporre l’interrogazione urgente al sindaco Maurizio Cenni sul concerto pubblicizzato in rete da Casapound che si dovrebbe tenere sabato con ritrovo al parcheggio dell’Acquacalda, (un’interrogazione di tutto il centrosinistra) e subito si scatena la bagarre.
Ad accendere le polveri con un vero e proprio show il consigliere Agostino Milani, che ha mostrato un foglio nel quale ha accusato i presentatori di "razzismo ideologico". Petricci è stato costretto a interrompere l’esposizione dell’interrogazione. Poi si sono scatenate le Liste civiche che hanno protestato perché un’interrogazione “urgente” sul Siena non era stata ritenuta tale. Una situazione che il presidente dell’assemblea – in quel momento Alessandro Manganelli – ha cercato di governare. Ma tutti si erano scatenati. Per cui Manganelli ha lasciato che le varie parti in causa si sfogassero (ma alla fine ad acque calmate dirà “non abbiamo offerto un grande spettacolo”), dando poi di nuovo la parola a Petricci, preoccupato per ciò che potrebbe accadere. Una preoccupazione probabilmente anche dei responsabili della sicurezza, un cui rappresentante ha assistito allo show in consiglio comunale. Del resto i protagonisti del concerto, nei testi delle loro canzoni non. sembrano proprio dei signori in bombetta . Basta leggerne qualcuno. Eccone un esempio. “Donna cesso, feticcio sessuale, prendi più c…, compra meno cazzate, donna cesso, feticcio sessuale, prendi più c…., compra meno cazzate".
Tornando al consiglio non sono mancate accuse, in particolare da Fiorino Iantorno di Rc, alle Liste civiche di voler sabotare l’interrogazione. Ma le liste civiche fanno sapere che non condividevano la decisione di considerare non urgente l’interrogazione sul Siena e urgente quella del concerto. "Il fatto che il Consigliere Piccini – sottolinea Simone Petricci – a nome delle Liste civiche abbia ritenuto non prioritaria una simile interrogazione, ci fa domandare se ha ancora a cuore la difesa delle tradizioni democratiche e della storia della nostra città, che sempre ha contrastato queste culture, autoritarie e figlie di ideologie violente, razziste, xenofobe e che mai hanno trovato spazio nella nostra terra grazie alla lunga tradizione di civismo e difesa delle libertà che sempre ha sempre contraddistinto Siena e il suo territorio”. “I nostri timori – dice Petricci – derivano dal mistero che ruota attorno all’evento, di cui è ancora ignoto il luogo di svolgimento, ma soprattutto dalle tensioni che potrebbero sfociare da un’iniziativa che sembra radunare gruppi musicali e associazioni di stampo nazifascista“Pur essendo distanti ed antitetici – conclude Petricci – dalle attività promosse da Casa Pound, proprio perchè democratici, non neghiamo all’Associazione la legittimità ed il diritto ad esprimere le proprie idee e a svolgere iniziative ed eventi, senza che questi però sottendano espressioni xenofobe, violente e razziste riconducibili ad un passato che è stato un momento buio della nostra storia. Ci auguriamo che i nostri siano solo timori infondati e che sabato l’iniziativa di Casa Pound si svolga nel rispetto delle leggi e della quiete pubblica”. Nel merito di quella sul concerto il sindaco ha detto che da parte del comune “non è stata rilasciata alcuna autorizzazione per una manifestazione del genere”.Ma già qualcosa è successo come denuncia il gruppo Antifa riferendosi. “ L’esempio più lampante del loro modus operandi è un episodio avvenuto ieri quando un membro di primo piano di Casa Pound (riconoscibile nelle foto dell’inaugurazione della sede senese pubblicate dai giornali), ha fermato per strada un ragazzo del coordinamento antifascista apostrofandolo in malo modo ed invitando lui ed i suoi amici a non immischiarsi più nei loro affari e minacciandolo sostenendo che “la prossima volta che i mettete i bastoni tra le ruote sono c…i vostri” ed continuando dicendo di sapere chi siamo e dove abitiamo e di fare attenzione. Una minaccia a metà tra lo squadrismo fascista e le intimidazioni mafiose”.
SIENA. Il consigliere del Pd Simone Petricci aveva appena iniziato ad esporre l’interrogazione urgente al sindaco Maurizio Cenni sul concerto pubblicizzato in rete da Casapound che si dovrebbe tenere sabato con ritrovo al parcheggio dell’Acquacalda, (un’interrogazione di tutto il centrosinistra) e subito si scatena la bagarre.
Ad accendere le polveri con un vero e proprio show il consigliere Agostino Milani, che ha mostrato un foglio nel quale ha accusato i presentatori di "razzismo ideologico". Petricci è stato costretto a interrompere l’esposizione dell’interrogazione. Poi si sono scatenate le Liste civiche che hanno protestato perché un’interrogazione “urgente” sul Siena non era stata ritenuta tale. Una situazione che il presidente dell’assemblea – in quel momento Alessandro Manganelli – ha cercato di governare. Ma tutti si erano scatenati. Per cui Manganelli ha lasciato che le varie parti in causa si sfogassero (ma alla fine ad acque calmate dirà “non abbiamo offerto un grande spettacolo”), dando poi di nuovo la parola a Petricci, preoccupato per ciò che potrebbe accadere. Una preoccupazione probabilmente anche dei responsabili della sicurezza, un cui rappresentante ha assistito allo show in consiglio comunale. Del resto i protagonisti del concerto, nei testi delle loro canzoni non. sembrano proprio dei signori in bombetta . Basta leggerne qualcuno. Eccone un esempio. “Donna cesso, feticcio sessuale, prendi più c…, compra meno cazzate, donna cesso, feticcio sessuale, prendi più c…., compra meno cazzate".
Tornando al consiglio non sono mancate accuse, in particolare da Fiorino Iantorno di Rc, alle Liste civiche di voler sabotare l’interrogazione. Ma le liste civiche fanno sapere che non condividevano la decisione di considerare non urgente l’interrogazione sul Siena e urgente quella del concerto. "Il fatto che il Consigliere Piccini – sottolinea Simone Petricci – a nome delle Liste civiche abbia ritenuto non prioritaria una simile interrogazione, ci fa domandare se ha ancora a cuore la difesa delle tradizioni democratiche e della storia della nostra città, che sempre ha contrastato queste culture, autoritarie e figlie di ideologie violente, razziste, xenofobe e che mai hanno trovato spazio nella nostra terra grazie alla lunga tradizione di civismo e difesa delle libertà che sempre ha sempre contraddistinto Siena e il suo territorio”. “I nostri timori – dice Petricci – derivano dal mistero che ruota attorno all’evento, di cui è ancora ignoto il luogo di svolgimento, ma soprattutto dalle tensioni che potrebbero sfociare da un’iniziativa che sembra radunare gruppi musicali e associazioni di stampo nazifascista“Pur essendo distanti ed antitetici – conclude Petricci – dalle attività promosse da Casa Pound, proprio perchè democratici, non neghiamo all’Associazione la legittimità ed il diritto ad esprimere le proprie idee e a svolgere iniziative ed eventi, senza che questi però sottendano espressioni xenofobe, violente e razziste riconducibili ad un passato che è stato un momento buio della nostra storia. Ci auguriamo che i nostri siano solo timori infondati e che sabato l’iniziativa di Casa Pound si svolga nel rispetto delle leggi e della quiete pubblica”. Nel merito di quella sul concerto il sindaco ha detto che da parte del comune “non è stata rilasciata alcuna autorizzazione per una manifestazione del genere”.Ma già qualcosa è successo come denuncia il gruppo Antifa riferendosi. “ L’esempio più lampante del loro modus operandi è un episodio avvenuto ieri quando un membro di primo piano di Casa Pound (riconoscibile nelle foto dell’inaugurazione della sede senese pubblicate dai giornali), ha fermato per strada un ragazzo del coordinamento antifascista apostrofandolo in malo modo ed invitando lui ed i suoi amici a non immischiarsi più nei loro affari e minacciandolo sostenendo che “la prossima volta che i mettete i bastoni tra le ruote sono c…i vostri” ed continuando dicendo di sapere chi siamo e dove abitiamo e di fare attenzione. Una minaccia a metà tra lo squadrismo fascista e le intimidazioni mafiose”.