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SIENA. Senza un’assicurazione contro i danni del clima molte aziende agricole senesi rischiano un collasso economico, ed in alcuni casi anche di chiudere l’attività. L’allarme arriva dalla Cia Siena che si è unita all’appello fatto al premier Berlusconi dalla Cia nazionale.
La Cia senese, come ribadito più volte negli ultimi mesi, chiede che venga ripristinato il fondo di solidarietà, che permette alle aziende agricole, in particolare, a quelle di medio-piccole dimensioni, come la maggior parte della provincia di Siena, di poter essere rimborsate nel caso di calamità naturali (piogge, siccità, grandinate). Piccole aziende che non si potrebbero altrimenti permettere una assicurazione privata. <<Visto che né il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia, né il Parlamento riescono a dare una risposta adeguata al problema del Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali – sottolinea il presidente della Cia Siena, Roberto Bartolini -, ci rivolgiamo, insieme alla Cia nazionale, al premier Silvio Berlusconi affinché, come aveva promesso lo scorso mese di aprile, intervenga personalmente per trovare le risorse necessarie per finanziare questo importante strumento assicurativo per i nostri agricoltori>>. Bartolini sollecita un’iniziativa mirata in tempi ristretti proprio per evitare ulteriori rischi ai produttori e alleggerire i pesanti costi che comprimono le imprese.
"Il presidente del Consiglio – aggiunge – aveva preso un preciso impegno con gli agricoltori. Ora lo deve mantenere. Non è più tempo delle promesse. Occorrono fatti realmente concreti. Per questo ci attendiamo un’iniziativa in questa direzione da parte del capo del governo. E’, infatti, indispensabile che siano messe a disposizione le risorse necessarie per finanziare il Fondo, come è avvenuto negli anni passati. Un finanziamento importante per le aziende che sono esposte, oltre che alle problematiche di mercato, anche alle calamità atmosferiche. Le cronache del maltempo di queste ultime settimane lo confermano chiaramente". D’altra parte, il Fondo per il suo carattere strutturale, consente agli agricoltori di affrontare in modo sereno e duraturo le sfide del mercato. E’ uno strumento che la stessa Unione europea considera idoneo alle imprese agricole.
"Per questo motivo – conclude Bartolini – chiediamo che si intervenga con un atto preciso e concreto. Bisogna trovare al più presto le risorse per il Fondo, altrimenti, oltre ad un aggravamento dei costi, c’è il rischio che molte aziende non stipulino alcuna polizza, con le conseguenze che sono facilmente immaginabili".
La Cia senese, come ribadito più volte negli ultimi mesi, chiede che venga ripristinato il fondo di solidarietà, che permette alle aziende agricole, in particolare, a quelle di medio-piccole dimensioni, come la maggior parte della provincia di Siena, di poter essere rimborsate nel caso di calamità naturali (piogge, siccità, grandinate). Piccole aziende che non si potrebbero altrimenti permettere una assicurazione privata. <<Visto che né il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia, né il Parlamento riescono a dare una risposta adeguata al problema del Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali – sottolinea il presidente della Cia Siena, Roberto Bartolini -, ci rivolgiamo, insieme alla Cia nazionale, al premier Silvio Berlusconi affinché, come aveva promesso lo scorso mese di aprile, intervenga personalmente per trovare le risorse necessarie per finanziare questo importante strumento assicurativo per i nostri agricoltori>>. Bartolini sollecita un’iniziativa mirata in tempi ristretti proprio per evitare ulteriori rischi ai produttori e alleggerire i pesanti costi che comprimono le imprese.
"Il presidente del Consiglio – aggiunge – aveva preso un preciso impegno con gli agricoltori. Ora lo deve mantenere. Non è più tempo delle promesse. Occorrono fatti realmente concreti. Per questo ci attendiamo un’iniziativa in questa direzione da parte del capo del governo. E’, infatti, indispensabile che siano messe a disposizione le risorse necessarie per finanziare il Fondo, come è avvenuto negli anni passati. Un finanziamento importante per le aziende che sono esposte, oltre che alle problematiche di mercato, anche alle calamità atmosferiche. Le cronache del maltempo di queste ultime settimane lo confermano chiaramente". D’altra parte, il Fondo per il suo carattere strutturale, consente agli agricoltori di affrontare in modo sereno e duraturo le sfide del mercato. E’ uno strumento che la stessa Unione europea considera idoneo alle imprese agricole.
"Per questo motivo – conclude Bartolini – chiediamo che si intervenga con un atto preciso e concreto. Bisogna trovare al più presto le risorse per il Fondo, altrimenti, oltre ad un aggravamento dei costi, c’è il rischio che molte aziende non stipulino alcuna polizza, con le conseguenze che sono facilmente immaginabili".