Assemblea dei legali organizzata lunedì alla Cassa edile
di Augusto Mattioli
SIENA. Lunedì prossimo (3 febbraio) gli avvocati che ogni giorno lavorano al palazzo di giustizia terranno – a partire dalle 15 – un’assemblea nella saletta della vicina Cassa edile. Oggetto della riunione la situazione dell’organizzazione del lavoro nel palazzo e non solo aspetti di carattere generale riguardanti il pianeta giustizia nel nostro paese. Si parlerà dunque nel concreto di come sia difficile lavorare nei vari uffici e come sia difficile anche lo svolgimento delle stesse udienze. Basta essere ogni giorno all’interno di questo brutto edificio per avvertire una generale insoddisfazione di avvocati e impiegati e la preoccupazione anche dei magistrati.
Tra l’altro la chiusura del tribunale di Montepulciano ha portato con sé altri problemi, riguardanti anche gli spazi fisici. Uffici dove gli impiegati lavorano a stretto contatto di gomito con montagne di documenti sulle scrivanie. E che si trovano anche in alcuni corridoi aperti al pubblico.
C’è poi un altro aspetto che crea preoccupazione: riguarda il lavoro dei magistrati nel portare avanti i processi riguardanti Montepaschi, che hanno richiamato l’attenzione della grande comunicazione nazionale. Attualmente è in corso quello nei confronti dell’ex-presidente Giuseppe Mussari, dell’ex-direttore generale Antonio Vigni, dell’ex-capo dell’area finanza Gianluca Baldassarri che devono rispondere di ostacolo alle autorità di vigilanza relativo alla vicenda della ristrutturazione del derivato Alexandria. Un processo “secondario” si può definire, rispetto a quello riguardante l’acquisizione di Banca Antonveneta, per il cui svolgimento in tempi accettabili non mancano timori. Del resto anche un altro processo, quello di Ampugnano, ancora non va avanti. L’ultimo rinvio è stato causato dall’assenza per ragioni di salute di un imputato.
SIENA. Lunedì prossimo (3 febbraio) gli avvocati che ogni giorno lavorano al palazzo di giustizia terranno – a partire dalle 15 – un’assemblea nella saletta della vicina Cassa edile. Oggetto della riunione la situazione dell’organizzazione del lavoro nel palazzo e non solo aspetti di carattere generale riguardanti il pianeta giustizia nel nostro paese. Si parlerà dunque nel concreto di come sia difficile lavorare nei vari uffici e come sia difficile anche lo svolgimento delle stesse udienze. Basta essere ogni giorno all’interno di questo brutto edificio per avvertire una generale insoddisfazione di avvocati e impiegati e la preoccupazione anche dei magistrati.
Tra l’altro la chiusura del tribunale di Montepulciano ha portato con sé altri problemi, riguardanti anche gli spazi fisici. Uffici dove gli impiegati lavorano a stretto contatto di gomito con montagne di documenti sulle scrivanie. E che si trovano anche in alcuni corridoi aperti al pubblico.
C’è poi un altro aspetto che crea preoccupazione: riguarda il lavoro dei magistrati nel portare avanti i processi riguardanti Montepaschi, che hanno richiamato l’attenzione della grande comunicazione nazionale. Attualmente è in corso quello nei confronti dell’ex-presidente Giuseppe Mussari, dell’ex-direttore generale Antonio Vigni, dell’ex-capo dell’area finanza Gianluca Baldassarri che devono rispondere di ostacolo alle autorità di vigilanza relativo alla vicenda della ristrutturazione del derivato Alexandria. Un processo “secondario” si può definire, rispetto a quello riguardante l’acquisizione di Banca Antonveneta, per il cui svolgimento in tempi accettabili non mancano timori. Del resto anche un altro processo, quello di Ampugnano, ancora non va avanti. L’ultimo rinvio è stato causato dall’assenza per ragioni di salute di un imputato.