Il commento di Ceccuzzi e Mariani, in seguito all'audizione del presidente di Anas sull'Autopalio
SIENA. “Il governo pensa alla Siena – Firenze solo per fare cassa. Mentre dal 1° maggio tornerà l’inaccettabile gabella del pedaggio, dalle parole del Presidente di Anas, Pietro Ciucci, emerge con sconcertante chiarezza che non esiste alcuna ipotesi progettuale, di massima, sull’ammodernamento dell’Autopalio. Lo stesso Ciucci ha precisato, come abbiamo denunciato da tempo, che per rifare la Siena – Firenze occorrerebbero 500 milioni, ma attualmente l’Anas dispone soltanto di 20 milioni perché degli 80 indicati dall’accordo Stato – Regioni, 60 sono stati tagliati dal governo. Che il governo abbia tolto tutte le risorse è confermato dal fatto che, per progettare il tratto Siena – Poggibonsi, si stanno utilizzando le risorse messe a disposizione dalla provincia di Siena, 700 mila euro”. Lo affermano Raffaella Mariani e Franco Ceccuzzi, deputati del Pd, in merito all’audizione che si è svolta oggi, giovedì 3 febbraio presso la Commissione Ambiente e Lavori Pubblici, nel corso della quale Pietro Ciucci, Presidente di Anas, è intervenuto sulla risoluzione Pd che chiede al governo di bloccare l’introduzione del pedaggio sulla Siena – Firenze.
“Ci preoccupa – sottolineano i due deputati democratici – la decisione avventata del governo che antepone alla necessità di qualificare quella tratta autostradale l’introduzione di un pedaggio per tutti coloro che la percorreranno, facendo peraltro finta di dimenticare che gli introiti non rimarranno nella casse dell’Anas – come ha ribadito lo stesso presidente Ciucci – per trasformarsi in investimenti, ma andranno al Ministero dell’Economia che li ha già messi a copertura di spese diverse dalle infrastrutture”.
“Noi non ci stiamo e presenteremo le nostre proposte alternative” hanno concluso Mariani e Ceccuzzi che hanno ulteriormente criticato il fatto che l’individuazione della lista delle strade da assoggettare a pedaggio venga fatta dal Governo senza alcun legame con il miglioramento delle condizioni infrastrutturali e di sicurezza di quelle stesse infrastrutture.