Qualche anno fa, quando la decisione sembrava quasi presa, si scatenò la protesta dei sindaci i cui territori comunali insistevano sul percorso della superstrada.
Oggi si torna a fare questa proposta. Forse più di una proposta dal momento che compare tra i punti ipotetici messi all'interno della Finanziaria "lacrime e sangue" di Tremonti. La proposta è quella di prevedere un pedaggio – sarebbero 12 i raccordi autostradali coinvolti da questa ipotesi – di 1 euro per le auto e di 2 euro per i mezzi pesanti.
Una somma che pare esigua ma che, per chi è costretto a fare la tratta quotidianamente per recarsi a lavoro, diventa davvero esosa.
I calcoli li ha fatti il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini che, in una nota stampa definisce la proposta del Governo "Inaccettabile e provocatoria". Tanto più assurda per il fatto che la Siena-Firenze manca di idonei "interventi radicali per il suo ammodernamento e per la sua messa in sicurezza". Interventi, a dire il vero, che da tanto tempo si sperano e prevedono ma che, fino ad oggi, non sono mai stait compiuti.
Ed ecco fatti i conti della "spesa mensile" per chi si dovesse trovare a percorrere la Siena-Firenze con pedaggio. "A partire dal prossimo mese di luglio, se l’attuale decreto venisse emanato quindi, per un residente o un lavoratore che ogni giorno va da Siena a Firenze il danno si attesterebbe sui 600 euro l´anno, considerando una media di due viaggi al giorno per 25 giorni al mese, con il pedaggio di un euro”.
“Per fare cassa – dice ancora il presidente della Provincia di Siena – il governo vuole introdurre un nuovo balzello in una strada, come la Siena – Firenze, che va completamente ammodernata e adeguata, essendo stretta, inadatta e anche pericolosa a causa anche di un traffico intenso, costituito soprattutto da mezzi pesanti. L’adeguamento dell’Autopalio è un intervento inderogabile per assicurare alla nostra provincia, ma anche alla Toscana meridionale una mobilità più fluida ma soprattutto più sicura in direzione di Firenze”.
“Le attuali condizioni della strada, priva della banchine e con un fondo stradale dissestato e pericoloso, non consentono di parlare di pedaggio. Pochi mesi fa, abbiamo firmato una convenzione con Anas per consentire di portare avanti la progettazione preliminare e definitiva per l'adeguamento della Siena-Firenze dando priorità al tratto compreso tra il capoluogo e Poggibonsi, attraverso il cofinanziamento di una parte delle spese di progettazione da parte della Provincia di Siena, grazie alle risorse della Fondazione Monte dei Paschi. In quell’occasione, vista l’importanza e l’urgenza della strada, ci siamo impegnati a corrispondere ad Anas un contributo pari a 700 mila euro per la compartecipazione delle spese per la progettazione preliminare e definitiva, per l'eventuale studio di impatto ambientale e per le indagini necessarie relativamente all’adeguamento del tratto Siena – Poggibonsi”.
“Qualora il pedaggio venisse introdotto – minaccia il presidente della Provincia – a condizioni invariate sulla strada, la Provincia di Siena farà di tutto per contrastare questa decisione, arrivando anche a forme di mobilitazione straordinarie".
Una risposta politica immediata arriva dalla Lega Nord di Siena che, in un comunicato stampa ricorda al Pd quanto accaduto solo quattro ani fa. Nel 2006, infatti "gli allora presidenti delle province di Siena (Fabio Ceccherini) e Grosseto (Lio Scheggi) ed il sindaco maremmano Emilio Bonifazi, tutti di centrosinistra, si riservarono di valutare la possibilità di mettere sotto pedaggio la Siena–Grosseto". "A fine gennaio 2010 – ricordano ancora gli esponenti del Carroccio – è stata poi la volta dell’Assessore regionale del Pd della Giunta Martini, Riccardo Conti, il quale, rilasciando un’intervista all’Unità, propose di mettere a pedaggio l’Autopalio per trovare i soldi da investire nelle infrastrutture della nostra Regione. Quel che è più grave è che gli esponenti della sinistra si dimenticano oggi di quando, nel marzo 2008, fu il Ministro Di Pietro, esponente di un Governo di centrosinistra, a proporre il pedaggio sull’Autopalio. Cosa dissero allora gli odierni censori? Poco o nulla: la memoria, per gli uomini di sinistra, evidentemente, è molto, ma molto corta"
La Lega Nord parla di "pantomima" e punta il dito sulla mancanza di adeguamento del tratto stradale "se non, durante il Governo di Lega e PdL, l’apertura dello svincolo a Colle Nord ed i lavori di qualche mese addietro in alcuni tratti più pericolosi"
Infine le camice verdi si domandano: "come mai nessuno dei politici, a differenza di un Associazione culturale Senese (Pietraserena) e della Lega Nord (dal 2004) abbia pensato di utilizzare i fondi che un tempo aveva la Fondazione Monte dei Paschi, guidata proprio da uomini del Pd, per fare realmente gli interessi del territorio anche da un punto di vista infrastrutturale, cosa tra l'altro prevista dallo Statuto della Fondazione MPS?".
"Se gli amministratori di Sinistra che in passato guidavano la Campania ed il Lazio ed altre Regioni del Sud avessero amministrato con responsabilità i loro territori, anziché gettare al vento le risorse e costringere i contribuenti del Centro Nord a frugarsi in tasca, certe misure estreme si sarebbero, oggi, potute evitare” conclude la Lega Nord.