Invariata la quota per il Santa Petronilla
Dopo mesi di discussioni e verifiche, considerando anche i consistenti tagli ai trasferimenti statali operati dal Governo – che toglieranno al Comune di Siena ben 11 milioni di euro – la scelta di procedere con l’aumento è diventata inevitabile pur comprendendo che aggiungere spese alle famiglie in questo contesto può essere problematico.
In quest’ottica è stato deciso di lasciare ancora invariata la quota sociale per i diversamente abili ospiti del Cap (Casa Alloggio Protetta) Santa Petronilla sia per quanto riguarda il centro residenziale sia per il centro diurno.
L’obiettivo è quello di mantenere elevati i servizi offerti, dare stabilità finanziaria all’Asp, certezze ai suoi dipendenti e contenere il più possibile l’aumento della quota sociale. Per questo è stato deciso di operare tutte le economie possibili all’interno dell’Azienda Servizi alla Persona, comprese le rinunce a tutte le consulenze e la riduzione dei compensi agli amministratori effettuata per tre volte, l’ultima delle quali il 22 dicembre scorso.
Questa riduzione di costi, valutabile attorno ai 400mila euro, ha consentito di contenere gli aumenti che miravano a recuperare la percentuale di quota sociale perduta negli ultimi dieci anni per la scelta, a favore delle famiglie, di non operare la rivalutazione Istat dovuta all’inflazione. Inflazione calcolabile in circa il 20% di perdita di potere di acquisto e molto evidente sui costi energetici oltre che sul costo del personale, di numerose materie prime e macchinari.
Il recupero sull’inflazione avverrà in misura ridotta, per un valore intorno all’8% e posizionerà le strutture dell’Asp per gli anziani non autosufficienti all’interno del range delle altre residenze, pubbliche e private, presenti nel territorio senese. La nuova quota sociale per gli anziani ospiti dell’Asp sarà di 49,60 euro al giorno con un aumento di circa 4 euro. Il costo delle altre residenze convenzionate della zona senese che possono accogliere i nostri concittadini, oscilla fra i 44 e i 53 euro giornalieri. Circa il 70% di queste strutture opererà aumenti per l’anno 2011. Considerando solo le strutture similari, ossia quelle gestite da altre Asp o Pie Disposizioni, l’offerta dell’azienda senese resta ancora la più conveniente nonostante gli aumenti. Se guardiamo al panorama regionale, vediamo come l’Asp di Siena resti ancora sotto la media toscana che è di 50,19 euro con i massimi toccati dall’Asp di Massa e l’Rsa “Chiarugi” di Empoli (60 euro), mentre l’Asp di Firenze si attesta a 53,30 euro.
C’è da considerare, inoltre, che una quota consistente di questi aumenti sarà a carico dello stesso Comune, visto che su circa 230 cittadini senesi anziani non autosufficienti che sono ospiti delle strutture convenzionate, 65 usufruiscono di contributi pubblici sulla quota sociale. Il Comune attualmente eroga circa 350mila euro all’anno a favore di queste persone che aumenteranno, secondo le previsioni degli uffici competenti, a circa 420mila nel 2011.
Il comune di Siena, infatti, contribuisce a pagare la quota sociale di quei cittadini che pur sommando la propria pensione e l’assegno di accompagnamento (decurtate della percentuale prevista per uso personale e ricalcolate attraverso l’Isee) non riescono a raggiungere la cifra mensile a loro carico.
Ricordiamo che l’Asp è stata la prima struttura in Toscana ad accreditarsi, presso il proprio Comune di riferimento, per gli standard qualitativi che prevedono: presenza di biblioteche, attività di animazione, alzare gli ospiti dal letto più volte al giorno, svolgere attività motorie e molto altro.