Due kamikaze si sono fatti saltare in aria al passaggio di due blindati "Lince" di scorta a un'auto, uccidendo sei soldati italiani e ferendone tre in modo molto grave. Morti anche due civili afghani e altri tre sono rimasti feriti. L'attentato e' avvenuto alle 12.10 locali, le 9.40 in Italia, nei pressi della rotonda Massud, dove il traffico e' rallentato per i controlli sul traffico diretto verso l'ambasciata Usa, il comando Isaf e l'aeroporto. Questi i dati ancora incerti, tenuto conto che, secondo la tv afgana Tolo, i militari italiani coinvolti tra morti e feriti sarebbero 12. L'attacco e' avvenuto poche ore dopo una conferenza stampa in cui il presidente afghano Hamid Karzai aveva difeso la regolarita' delle elezioni, all'indomani della denuncia di brogli diffusi da parte degli osservatori Ue.
Ultim'ora. I sei soldati italiani morti appartengono al 186/mo reggimento della Folgore di Siena che erano di stanza a Kabul dove ci sono circa 450 militari italiani. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa che proprio in questo momento sta riferendo in Parlamento. I morti sono quattro caporal maggiore, un sergente maggiore e il tenente che comandava i due Lince. Due delle vittime erano appena atterrate con un volo militare in Afghanistan dopo essere stati in licenza. Un altro era forse al suo primo giorno di missione all'estero.
Dalla caserma Bandini di Siena non giungono commenti ma la folla, in piazza d'armi – di giornalisti e di curiosi – sta aumentando. Le porte della caserma si aprono solo per accogliere quelli che sembrano essere parenti ed amici. Qualche minuto fa sono giunti in visita ai militari della Folgore anche il sindaco di Siena, Maurizio Cenni ed il presidente della Provincia, Simone Bezzini. (Clicca qui per ascoltare le parole del sindaco)
Corrono indiscrezioni, non confermate tra i giornalisti: pare che tra le vittime non ci siano toscani. Ma il Ministero della Difesa attende di avvisare tutte le famiglie delle vittime e dei feriti (tre militari e un aviere dell'aeronautica) prima di divulgare i nomi di chi ha perso la vita.
Ore 13,10: Un ex parà ha portato un mazzo di fiori in caserma. Ormai si attende solo di sapere i nomi dei soldati che hanno perso la vita. Molti i giornalisti giunti a Siena per seguire, di minuto in minuto, l'evoluzione delle notizie. E' giunta pochi minuti fa anche il Prefetto di Siena, Gerarda Pantalone ed il colonnello comandante dei carabinieri, Antonio Marzo. Si attende l'arrivo degli altri rappresentanti delle forze dell'ordine per portare il cordoglio ai Parà per quanto avvenuto.
Breve l'intervento del sindaco di Siena, commosso dalla notizia: "La caserma della Folgore – ha detto il sindaco – è una parte importante della città. In questa tragica circostanza, in virtù del legame che ci unisce, la città si mette a disposizione dei Parà sostenere ed appoggiare qualunque loro iniziativa e desiderio".
La caserma ha ammainato la bandiera, in segno di lutto.
Anche il prefetto Pantalone, raggiunto telefonicamente dalla Rai ha commentato: "Il mio predecessore era andato a salutare i militari senesi in partenza per l'Afghanistan. Mi ha riferito di averli visti consci e consapevoli dei rischi che correvano partecipando a questa missione. Ma in loro c'era anche la fierezza e la consapevolezza di partecipare ad una missione importante. Il reggimento era partito quasi al completo – ha proseguito il Prefetto di Siena – a Siena erano rimasti in pochi per presidiare la caserma".
Ore 14,00: si susseguono le notizie, ed i dettagli sull'attentato di questa mattina a Kabul contro i nostri militari.
Pare che le vittime tra i Parà senesi siano quattro. Quattro giovani che avevano avuto l'incarico di fare da scorta ai colleghi appena arrivati nella capitale afghana dopo un periodo di licenza. Dunque, due delle vittime non erano di stanza a Siena.
Dalle prime indiscrezioni risulterebbe che due dei militari caduti questa mattina fossero residenti a Siena. Proprio intorno ai familiari di questi giovani si stanno concentrando le attenzioni dei militari senesi e delle istituzioni cittadine.
Ore 14,30: Il Ministero della Difesa ha reso noti i nomi di cinque dei sei militari morti durante l'attentato di questa mattina a Kabul. Si tratta del tenente Antonio Fortunato, originario di Lagonegro (Potenza) – residente a Monteriggioni – del primo caporal maggiore Matteo Mureddu, di Oristano – anche lui residente a Monteriggioni; del primo caporal maggiore Davide Ricchiuto, nativo di Glarus (Svizzera); del sergente maggiore Roberto Valente, di Napoli, e del primo caporal maggiore Gian Domenico Pistonami, di Orvieto.
Anche il sindaco di Monteriggioni, Bruno Valentini, quale sindaco del comune di residenza di due dei parà caduti quest'oggi a Kabul ha voluto esprimere il cordoglio della città di fronte a questo atto efferato ed ha voluto dichiarare la disponibilità del suo Comune ad ogni iniziativa voglia essere promossa dal comando della caserma Bandini.
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