SIENA. Si è riunito questa mattina (11 novembre) il tavolo interistituzionale per risollevare le sorti dell'Università di Siena. Accanto al rettore Silvano Focardi si sono seduti il sindaco Maurizio Cenni – che ha accolto tutti in Comune – il presidente della Banca Monte dei Paschi Giuseppe Mussari, il presidente della Provincia Fabio Ceccherini e rappresentanti di Regione, Camera di Commercio e sindacati.
L'intento è sempre lo stesso: risollevare le sorti dell'ateneo senese, ma anche avviare in confronto con il governo del Paese. In questa chiave si può leggere la visita, successivamente alla seduta interistituzionale, di Focardi, Cenni e Ceccherini al Prefetto prefetto Giulio Cazzella: una visita necessaria per informare il rappresentante locale del Governo della grave crisi in corso.
Si è trattato di una riunione molto tesa, perché la situazione finanziaria dell’ateneo è davvero molto grave. Ad un passo dal baratro, si potrebbe dire. E nei giorni scorsi si sono rincorse voci su stipendi a rischio. Una eventualità, certo, possibile ma che non sembra al momento vicina. Perchè, come ha detto il presidente della Banca Montepaschi, Giuseppe Mussari, sollecitato in questi giorni per un intervento straordinario che consenta di pagare gli stipendi, dai dati che si conoscono i soldi ci sarebbero. Però è necessario decidere quali spese privilegiare.
L’incertezza sull’immediato futuro è molta. Per quello più lontano il consiglio d’amministrazione dell’ateneo ha indicato una serie di provvedimenti per rientrare nel giro di quattro anni dal colossale debito. E pensare che solo a giugno il rettore Silvano Focardi aveva presentato, con una certa soddisfazione, la decisione di stabilizzare tutti i dipendenti a tempo determinato sottolineando la buona situazione dei conti. Un quadro cambiato completamente nelle ultime settimane.
In sintesi, il confronto tra Comune, Provincia, Banca e sindacati, ha fatto scaturire l'esigenza che occorra ampliare gli enti che possano dare un apporto per la soluzione della crisi senese, coinvolgendo oltre che la Regione toscana anche il governo. Da leggere sempre in quest'ottica è dal leggere la "trasferta" di domani (12 novembre) a Roma del rettore Focardi che incontrerà il Ministro Gelmini.
Nel corso dell’incontro di oggi, infine, è emersa con chiarezza l’entita dell’esposizione dell’Università. In totale 250 milioni, di cui 190 rappresenta il debito reale e mentre i restanti 60 servono per arrivare a far fronte alle spese per il 2008. Inoltre l’ università ha mutui per 90 milioni con scadenze varie.
Infine, per onore di cronaca, occorre segnalare che, durante la seduta del tavolo Interistituzionale, un gruppo di studenti ha fatto irruzione per leggere un documento in cui si dichiarava quel tavolo ormai "esautorato" nelle sue funzioni. "Il piano non va in direzione di un reale e duraturo risanamento perché – sottolineano gli studenti – invece di riqualificare la spesa dell’ateneo si abbatte drasticamente l’investimento sulla ricerca, si taglia il personale senza alcuna valutazione dei costi sociali dell’operazione”. Pacificamente gli universitari hanno lasciato che l'incontro avesse luogo e si sono spostati in Rettorato dove hanno occupato simbolicamente la stanza del Rettore, spiegando più chiaramente i motivi della loro protesta.
Gli studenti erano stati invitati a prendere parte al tavolo ma; "Non siamo rimasti – hanno detto – perchè l’invito andava fatto prima della riunione. Noi siamo tenuti a
margine di questa vicenda, benchè siamo convinti che gli studenti avrebbero dovuto partecipare a questa delicata fase per l’università di Siena".