SIENA. Una maggiore attenzione e più flessibilità per i servizi agli anziani; il rimborso delle spese di cura ai lavoratori a basso salario e la creazione di una sinergia fra cooperazione sociale, comuni e agenzie interinali per la regolarizzazione delle badanti. Sono solo alcune delle proposte per integrare i servizi alla persona della provincia di Siena, presentate giovedì (16 aprile) dall’associazione “Antigone: donne e lavoro” al candidato alla presidenza della Provincia Simone Bezzini. Il contributo si inserisce nel progetto, finanziato dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, di realizzazione di una banca dati in cui verranno inseriti i servizi presenti sul territorio della provincia a sostegno della famiglia e che contribuiscono alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro non solo delle donne, ma anche degli uomini.
“Donne e giovani – ha affermato Simone Bezzini –sono le fasce della popolazione che in maniera più sentita subiranno i disagi causati dal periodo difficile che stiamo attraversando. Per questo, c’è sempre più bisogno di ammortizzatori sociali che aiutino fasce prive di tutela con operazioni di valore non solo economico, ma anche sociale. E’ necessario – ha concluso Bezzini – un patto che permetta di rinnovare il sistema del welfare locale con uno sguardo ai nostri punti di forza e con particolare attenzione alle politiche attive per la conciliazione di tempi di lavoro e di vita. Uno scopo che dovrà essere perseguito dalla prossima amministrazione provinciale”.
“Si nasce – ha affermato la presidente di Antigone Donne e Lavoro, Alessandra Navarri – con una serie di potenzialità individuali indipendentemente dal sesso di appartenenza, ma sono i paradigmi culturali e l’organizzazione per ruoli in relazione al sesso di appartenenza che poi determinano l’identità femminile per come la conosciamo in Occidente. Questa identità predeterminata dall’organizzazione sociale ha portato, storicamente, le donne a patire una condizione di subalternità e di negazione di diritti che, seppur modificata da anni di lotte femminili, non è ancora superata. E’ qui – continua la presidente – che bisogna dunque intervenire, in termini di organizzazione della stessa e conseguentemente dello stato sociale. E’ per questo che abbiamo voluto scegliere questo tema così nodale per l’iniziativa di oggi, con la motivazione e l’ambizione, anche attraverso un piccolo contributo, di poter cambiare in meglio la vita quotidiana delle persone. In modo – conclude la Navarri – da guardare sempre al futuro in modo costruttivo e positivo e consegnare alle generazioni di donne che ci succederanno un seme in più rispetto a tutto il bagaglio che abbiamo ereditato”.
“L'associazione Antigone – ha affermato la vice presidente di Antigone Donne e Lavoro, Vanessa Bastreghi – rappresenta un importante laboratorio, in cui operano donne provenienti da esperienze di vita e di lavoro diverse. Considerando l'attualità del tema della conciliazione, l'evento organizzato dall'Associazione Antigone costituisce un importante momento di confronto e contribuisce a dare maggiore visibilità ai problemi, ma anche alle potenzialità delle donne. E' importante – conclude la Bastreghi – muoversi verso l'apparato politico – istituzionale, che deve essere sensibilizzato a strutturare un sistema di welfare e di politica sociale vicina e flessibile alle necessità e ai bisogni delle donne; bisogni, che negli ultimi anni hanno subito profondi e significativi cambiamenti”.