Approvato il bilancio 2012 quasi all'unanimità (aggiornamenti)
Su quest’ultimo punto il 17 aprile scorso la Fondazione ha deciso l’adesione e l’appoggio all’azione di responsabilitá promossa da Mps e quindi darà voto favorevole in assemblea. “Chiederemo anche – ha aggiunto Gabriello Mancini – di continuare ulteriormente su questa strada. Anche noi come Fondazione lo faremo per conto nostro”. Il presidente ha tenuto a sottolineare che il vincolo del 4% non è tra i temi in discussione e che quanto ha detto l’ad Viola nei giorni scorsi è solo un suo parere.
Gli azionisti sono chiamati anche ad approvare il bilancio consolidato al 31 dicembre 2012 che presenta perdite per 3,17 miliardi di euro. Ieri l’associazione dei consumatori Codacons ha invitato a votare no perché nei conti «ci sono due miliardi di perdite mascherate». Per il presidente del Codacons Carlo Rienzi si tratta di «un’evidente situazione di falso in bilancio» e anche per questo l’associazione chiede «che lo Stato e il nuovo Governo intervengano immediatamente trasformando il proprio credito di 4 miliardi di Monti bond in azioni della banca e che poi venga commissariato il gruppo».
In sala, ha comunicato il presidente Alessandro Profumo, è presente il 51,57% del capitale sociale. La Fondazione Mps risulta titolare di un 34,17%, la famiglia Aleotti (Finamonte) di un 4%, Unicoop Firenze del 3,68%, Axa del 3,72% e JpMorgan di un 2,53 per cento.
Fuori i sindacati hanno effettuato un volantinaggio (vedi testo pubblicato in altro articolo) per richiedere il rilancio della banca e la ripresa di negoziati con i rappresentanti dei lavoratori.
Aggiornamento ore 12
Il presidente Profumo ha parlato del rimborso dei Monti Bond ed ha spiegato che è “la sfida principale che ha davanti la banca” ed è “l’unico modo per mantenere l’indipendenza e la sede a Siena”. In uno scenario di ricavi al ribasso “per effetto del mondo esterno”, Profumo, l’unico modo per ridare i soldi allo Stato è aumentare la redditività, tagliando i costi. “Resta ancora molta strada,ma si cominciano a vedere segnali di inversione”, ha affermato. Per i tempi dell’aumento, riservato all’ingresso di un nuovo socio che Profumo definisce come “non un altro gruppo bancario” ma un azionista che condivida il piano di sviluppo, occorrerà prima attendere che la Commissione Ue accetti il piano di ristrutturazione a cui è vincolata l’approvazione degli aiuti di Stato ricevuti. Prima non è possibile neppure pensarci”, ha detto.
“Stiamo cercando di risanare quest’azienda senza praticare un licenziamento”, ha replicato alle critiche di alcuni piccoli azionisti, in rappresentanza dei dipendenti della Banca, sulle esternalizzazioni previste dal piano industriale per la riduzione dei costi. “Chi fa queste attività amministrative se restasse nella nostra azienda diventerebbe certamente un esubero. Oggi nessuno di noi può pagare stipendi senza fare ricavi. Quel tempo è passato non solo per il Monte dei Paschi ma per tutto il Paese”.
L’ad Fabrizio Viola ha spiegato che ”In un anno abbiamo ridotto gli attivi finanziari dell’11%, un processo che continua per riallineare il business della banca alla sua attività retail” per ”ridurre l’esposizione ai rischi finanziari”.
“Vogliamo chiedere una commissione di inchiesta su Banca Mps per far luce su determinate decisioni prese”. Lo ha annunciato Mara Muzzi, parlamentare del Movimento 5 Stelle a margine dell’assemblea. “Bisogna richiedere tutti gli atti necessari per capire una questione che ci risulta nebulosa sulle azioni intraprese in questi anni che hanno portato la banca, presente dal 1472, che ha fatto storia e che ha contribuito al proliferare di un intero indotto, adesso in una situazione di crisi devastante che a sua volta ha messo in crisi un intero sistema”. Secondo Massimo Artini, collega di partito di Muzzi e parlamentare “le banche fino agli anni ’90 reinvestivano i loro surplus nel Monte dei Paschi perché era ritenuto super-affidabile avendo un rating altissimo anche a livello europeo. Ci chiediamo perché siano state fatte certe azioni, come le acquisizioni di Banca 121 e di banca Antonveneta a livelli di prezzo molto superiori”. “La commissione di inchiesta – continua Artini – deve acquisire le informazioni, vedere quali sono le responsabilità, e cercare tutti, nella trasparenza, di arrivare ad un risultato. Non è un’accusa contro qualcuno ma bisogna capire chi ha fatto succedere questa cosa e perché. Occorre una spiegazione completa”.
Aggiornamento ore 13,30
Si sono iscritti a parlare 60 soci, che hanno a disposizione 7 minuti a testa. Si prevede, quindi che l’assemblea possa proseguire sino a tarda sera, dato che sono previste anche le risposte dei vertici della Banca e successivamente le votazioni dei 5 punti all’ordine del giorno.
L’intervento di Bivona (consulente del Codacons) è particolarmente duro. “Voterò contro questo bilancio, in quanto ci sono circa 5 miliardi di derivati che, a mio avviso, non sono stati rappresentati per quello che sono, non emergerebbe così una perdita, che noi calcoliamo, tra 1,5 e 2 miliardi”. L’ex manager di Goldman Sachs e Morgan Stanley punta l’attenzione sui long term repo sui Btp, frutto delle ristrutturazioni dei prodotti finanziari Santorini e Alexandria, che andrebbero classificati come Credit Defaul Swap e dunque le perdite andrebbero imputate al conto economico e non al patrimonio. ”La circolare di Consob e Bankitalia dello scorso 8 marzo, indirizzata a tutte le banche italiane, spiega come queste operazioni andrebbero contabilizzate come Credit Default Swap”, ha sottolimeato. Ed il Codacons ha già annunciato un esposto.
Aggiornamento ore 15
L’avvocato milanese Carlo Rocca, parlando con i giornalisti dopo il suo intervento all’assemblea degli azionisti, nel corso del quale dove ha annunciato voto contrario al bilancio 2012, ha parlato della causa di diretta responsabilità sui bilanci 2008-11: ”E’ iscritta a ruolo, abbiamo chiesto al Tribunale di Milano di fissare la data, abbiamo proposto il prossimo 18 luglio”. ”Si tratta- ha spiegato – di una causa pilota per danno diretto subito dai soci relativo ai bilanci di Mps dal 2008 al 2011, che non riteniamo veritieri”. “Nei fatti si tratta di una azione di responsabilità nei confronti degli ex-amministratori che non deve passare all’approvazione dell’assemblea dei soci”.
Aggiornamento ore 17,30
Rispondendo all’intervento di Bivona (Codacons), Fabrizio Viola ha spiegato che le operazioni sui Btp legate alle ristrutturazioni di Santorini e Alexandria (5 miliardi), composte dall’acquisto dei Btp da parte di Mps, da un interest rate swap e da un Repo a lungo termine ”sono rappresentate correttamente in bilancio”. L’ad ha spiegato che le circolari richiamate dal consulente di Codacons demandano al Cda della banca l’analisi finanziaria e contrattuale delle operazioni, ”non esiste una imposizione di Bankitalia che dice di contabilizzarli come Cds (dunque al conto economico). L’analisi da noi condotta ha confermato che la nostra contabilizzazione e’ corretta e non esistono perdite che non siano state contabilizzate”.
La Banca Mps ”ha deliberato di presentare querela sulla questione di Valorizzazioni Immobiliari (Vim)” lo ha annunciato l’Ad del Monte, Fabrizio Viola, nel suo intervento all’assemblea. La questione di Vim nasce da una informativa dei carabinieri sulla vendita di alcuni immobili di proprietà del Monte, in cui si potrebbe configurare un danno patrimoniale provocato alla Banca, reato procedibile solo per querela di parte.
Il presidente Profumo ha poi spiegato che l’abolizione del tetto del 4% dei diritti di voto è una richiesta della UE e di Bankitalia. Profumo ha poi ricordato come in vista dell’aumento di capitale del Monte questo vincolo dovrà essere rimosso. Finora solola Fondazione, che detiene il 34,17% delle azioni, può esercitare il voto per la totalità delle azioni possedute. E per quanto riguarda l’aumento del capitale ha invitato Siena a contribuire: ”Qui bisogna essere chiari, Siena metta mano al portafoglio, costituisca un veicolo di investimento e partecipi all’operazione”ed ha affermato che la Banca ne sarebbe felice. E sulle esternalizzazioni ha dichiarato: “Non sono licenziamenti”.
L’assemblea dei soci di Mps ha approvato il bilancio d’esercizio 2012 chiuso con una perdita di 3,17 miliardi. Ha votato a favore il 98,79% del capitale, contrario lo 0,24%. L’assemblea dei soci di Mps ha approvato la nomina di Pietro Giovanni Corsa a vicepresidente del Cda della Banca. Corsa è consigliere Mps indicato, al momento del rinnovo del Cda nell’aprile 2012, dal secondo azionista del Monte, la famiglia Menarini titolare del 4% del capitale.