SIENA. Un dibattito a due sole voci. Nella sala degli specchi dei Rozzi il più atteso, il rettore Silvano Focardi non si è presentato per confrontarsi con gli altri candidati alla massima carica dell’ateneo. Mancava lui al dibattito organizzato dal Corriere di Siena, a dire la sua insieme al professor Antonio Vicino ed al professor Angelo Riccaboni. “Dei coraggiosi davvero a dare la disponibilità a correre per guidare l’università” dice una persona che i conti dell'Ateneo li conosce bene.
Focardi pare avesse altri impegni in Università ma la sua assenza è stata letta come un modo per evitare il confronto. Non solo con i suoi avversari ma anche con chi avrebbe voluto fare domande. A partire dai collaboratori linguistici, presenti in buon numero, ai quali è stato tagliato il salario aggiuntivo previsto da un contratto scaduto ma che fino a rinnovo deve essere considerato ancora valido fino ad arrivare agli studenti, ai precari, agli ex rettori Barni e Grossi.
I due professori hanno illustrato nelle linee essenziali i loro programmi di candidati al posto più scottante della città. Riccaboni ha sottolineato ad esempio l’esigenza di una università che si apra all’esterno, Europa compresa, che sia in grado di competere con gli altri atenei. Vicino ha parlato di rinnovamento necessario, di maggiore trasparenza nelle decisioni dei vertici dell’ateneo e anche lui di una maggiore apertura verso gli enti locali, la regione, le realtà produttive. Ambedue ovviamente si sono detti preoccupati della situazione dei conti. Ma l’assenza di Focardi non ha permesso un reale confronto tra le parti. Che si spera possa concretizzarsi in tempi brevi.
Certo non c’è bisogno di polemiche sull’ateneo ma di capire davvero cosa è accaduto a questa Università arrivata ad una situazione del bilancio molto problematica come è emerso anche dall’approvazione del consuntivo 2009.
E soprattutto parlare con chiarezza di ciò che si deve fare per far tornare i conti. La campagna elettorale dei tre deve servire proprio a questo.
Aspiranti rettori a confronto. Focardi grande assente
di Augusto Mattioli