SIENA. La città del Palio per una volta è agli ultimi posti in classifica: è il Comune che partecipa meno alla spesa della retta degli asili comunali in Toscana. La graduatoria è stata definita da Cittadinanzattiva analizzando 399 asili regionali.
In media è costato 315 euro al mese nel 2007-2008 (+1% rispetto all’anno precedente) mantenere un bimbo all’asilo nido comunale contro una media nazionale di 290 euro/mese. Lucca è il capoluogo più caro, con una retta mensile media di 394 euro, mentre Pistoia è il più economico, con 270 euro mensili medi. Rispetto al precedente anno scolastico le tariffe sono rimaste invariate in tutti i capoluoghi, ad eccezione di Prato (+6%) e Livorno (+5%).
Per quanto riguarda le liste di attesa, nel 2006, le domande presentate sono state 19.116 contro un’offerta di 14.137 posti. Grosseto presenta le liste di attesa più alte con il 53% di domande respinte, seguita da Arezzo (47%) e Livorno (42%).
In media, in Toscana, la copertura dei costi mensili del servizio per utente è assicurata per il 37% dalle entrate rappresentate dalle rette pagate da chi usufruisce del servizio e per il 63% da risorse dell’ente locale. Quest’ultimo valore varia per ciascun capoluogo, con Siena che fa registrare il valore più basso (4%).
La copertura potenziale del servizio di asilo nido in Toscana, ottenuta confrontando i posti disponibili e la potenziale utenza, composta da tutti i bambini da zero a tre
anni, è pari all’11%, quasi doppia rispetto alla media nazionale del 6%.