La decisione della Corte d'Appello di Firenze apre un varco all'annullamento della sentenza
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SIENA. Raffaele Ascheri festeggia una buona notizia. La Corte di Appello di Firenze, il 17 gennaio scorso ha comfermato la sospensiva del risarcimento da 270mila euro che lo scorso anno era stato riconosciuto a don Giuseppe Acampa e al Vescovo Buoncristiani per quanto scritto dall’Ascheri nei suoi libri.
La sentenza dal presidente della seconda sezione della Corte d’Appello di Firenze Giulio De Simone apre addirittura un varco verso un plausibile annullamento della sentenza data dal Giudice Cavolo nel gennaio 2011.
Le ragioni riguardano lo “stato” del giudice Cavoto al momento della stesusa della sentenza di condanna al risarcimento. Il suddetto, infatti, era andato in pensione da 7 mesi mentre aveva anticipato di 6 mesi la sentenza di assoluzione di don Acampa nella causa che lo vedeva indagato per l’incendio alla Curia.
Sul sito dell’Eretico, peraltro, si legge che la famosa sentenza di assoluzione dell’economo Acampa non è stata ancora depositata. E sono passati sei mesi.
Una vicenda dai toni “chiaroscuri” quella dell’incendio della curia, che non ha ancora un responsabile. E non poteva essere altrimenti per la “parte giudiziaria” che ha visto Raffaele Ascheri protagonista dopo la pubblicazione del suo “La Casta di Siena”.
Adesso resta da attendere la parola “fine”. Con l’augurio che “la giustizia trionfi”.
RZR