di Augusto Mattioli
SIENA. Una interrogazione del gruppo Dl- Margherita del consiglio comunale di Siena al sindaco Maurizio Cenn, che doveva essere discussa questa mattina ma che è stata rinviata, riapre il dibattito sulle Aru, le aree di rilevanza urbanistica. Nel documento si chiede se oltre alle Aru già in funzione in via ancora sperimentale (Fontegiusta e Ravacciano), se ne istituiranno altre come dieci come era previsto. E se “alla luce della sperimentazione sono emersi elementi e fattori nuovi che inducono a rivalutare il progetto, ravvisando pertanto l’ipotesi di annullamento delle disposizioni assunte fino ad oggi sulla sosta delle due aree”.
Una interrogazione dalle sottolineature piuttosto critiche nei confronti della gestione delle Aru esistenti e che c’è chi legge, anche in una parte della maggioranza di centro sinistra, come l’ennesima puntura di spillo nei confronti del sindaco Cenni. Da tempo nel mirino delle critiche provenienti dall’ala della Margherita, del non ancora costituito gruppo comunale del Partito Democratico. Il cui capogruppo però potrebbe essere Alessandro Trapassi, che attualmente ricopre lo stesso incarico per la Margherita. La situazione interna del Pd però si dovrebbe chiarire a fine settimana in occasione del assemblea comunale convocata nel prossimo fine settimana quando, anche con l’appoggio del gruppo Monaci, potrebbe essere eletto coordinatore comunale il deputato senese Franco Ceccuzzi, già segretario provinciale dei diesse prima di Simone Bezzini.
Per quanto riguarda la sperimentazione delle due Aru già funzionanti qualche problema è comunque emerso. Per la Aru della zona di Fontegiusta, la zona di entrata alla città da nord, dagli equilibri molto delicati, gli aspetti di maggior difficoltà riguardano la segnaletica e quindi la riconoscibilità delle zone riservate ai residenti (che pagano dieci euro al mese) e quelle riservate al parcheggio a pagamento. Ambedue sono segnate con strisce blu. Soprattutto per i turisti, in particolare stranieri, è difficile capire. Anche perché i cartelli indicatori della diversa regolamentazione della sosta sono quasi indecifrabili, soprattutto per gli stranieri, per cui occorrebbero anche indicazioni almeno in inglese e francese. E il rischio di multe è forte. Anche se bisogna dire che il controllo dei vigili urbani non sembra particolarmente costante. Spesso sono i residenti a spiegare ai turisti italiani e stranieri cosa fare, salvandoli da indesiderate multe. Che è meglio evitare con questi chiari di luna.