di Augusto Mattioli
SIENA. Il mercoledì in occasione del mercato e nei giorni di maggior afflusso turistico qualcosa non funziona .. La Aru nella zona di Fontegiusta ha bisogno di maggiori controlli ma anche di maggior attenzione da parte di automobilisti che non si accorgono, dei cartelli che la indicano. O li ignorano, dicono i residenti, perché non hanno altro posto per parcheggiare.
Nei primi tempi erano gli addetti della Siena parcheggi, che passavano un paio di volte al giorno, ad occuparsi che tutto andasse per il verso giusto, distribuendo, forse anche con troppa dovizia, multe non gradite.
Ora che i controlli sono affidati ai vigili urbani i passaggi giornalieri sono in numero minore per cui gli spazi per i residenti in certi momenti di punta vengono in gran parte occupati.
Certo, prima della istituzione dell’Aru, la situazione era molto più caotica ed era difficile trovare il posto per parcheggiare l’auto. Ma c’è un aspetto che crea confusione nella gestione dell’Aru. Riguarda il fatto che è difficile soprattutto per gli stranieri, ma anche a distratti automobilisti italiani, distinguere gli spazi riservati ai residenti e gli spazi dove, pagando una tariffa oraria, si può parcheggiare.
Certo la zona Aru è indicata, ma in maniera che non sembra sufficiente. In particolare gli stranieri hanno poche possibilità di capire la differenza tra le due regolamentazioni.
Tra l’altro le strisce per terra, tutte celesti (pare che per legge non possano essere diverse) non aiutano. Per cui occorrerebbero anche dei cartelli indicatori tradotti in più lingue per rendere più chiara la diversità della situazione. Un intervento che è già stato sollecitato a più riprese sia alla Circoscrizione sia al Comune.
Sembra, ma ci pare strano, che non ci siano soldi per realizzare cartelli multilingue.