E' stato fermato dal Nucleo investigativo che ne seguiva le tracce
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SIENA. In seguito ai numerosi furti denunciati nella zona del senese e dell’aretino e dalla segnalazione di una Volvo scura che veniva vista allontanarsi dopo le malefatte, è stato allertato il nucleo investigativo dei Carabinieri. Attraverso indagini accurate, i militari sono riusciti a risalire ad un’auto (risultata rubata in provincia di Perugia), che corrispondeva alle descrizioni e – avendola intercettata martedì sera – si sono messi a seguirla lungo la Siena-Bettolle. La persona alla guida ha fermato la vettura con il motore acceso in una zona residenziale dell’aretino. A questo punto i Carabinieri hanno deciso di intervenire, ma il conducente è ripartito a tutta velocità, cercando anche di investire i militari. Fermato a poca distanza e bloccato dopo “viva resistenza”, è risultato in possesso di uno sfollagente, mentre nell’auto c’erano alcuni sacchetti (costituiti da federe per cuscini), contenenti refurtiva di vario genere, e alcuni arnesi da scasso. L’arresto è avvenuto in collaborazione tar i Carabinieri di Siena e quelli di Arezzo.
Dalle successive indagini è risultato che A. N., 26enne albanese, residente a Busto Arsizio (Varese), regolarmente in Italia, di professione imbianchino, aveva partecipato a numerosi furti avvenuti in provincia di Siena, Arezzo, Perugia e, presumibilmente, Grosseto. Il modus operandi era sempre lo stesso: aperta la porta di casa con arnesi da scasso, il ladro si appropriava di qualunque cosa avesse un valore smerciabile e infilava tutto in una federa. I furti sono avvenuti quasi sempre nella tarda serata del mese di gennaio, col rischio quindi di essere sorpreso dal rientro dei padroni di casa. In un caso, infatti, ciò è avvenuto e l’uomo ha spinto a terra la giovane che era rientrata e lo aveva sorpreso “con le mani nel sacco”. Fortunatamente, la donna non ha riportato lesioni.
Dal recupero della refurtiva, i Carabinieri hanno potuto stabilire (proprio grazie alle federe), che si tratta del provento di 6 furti diversi avvenuti nel senese e nell’aretino; le vittime hanno riconosciuto proprio dai particolari “sacchi” il bottino. Il valore della merce rubata (pietre preziose, orologi di pregio, computer, gioielli, borse, ma anche oggetti di valore più modesto), ammonta a circa 50mila euro.
Il 26enne – già segnalato per reati contro il patrimonio – si trova ora nel carcere di Santo Spirito a disposizione dell’autorità giudiziaria di Arezzo, competente per territorio, ed è accusato di furto aggravato, rapina impropria, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. I Carabinieri continuano le indagini alla ricerca di eventuali complici e ricettatori.
Dalle successive indagini è risultato che A. N., 26enne albanese, residente a Busto Arsizio (Varese), regolarmente in Italia, di professione imbianchino, aveva partecipato a numerosi furti avvenuti in provincia di Siena, Arezzo, Perugia e, presumibilmente, Grosseto. Il modus operandi era sempre lo stesso: aperta la porta di casa con arnesi da scasso, il ladro si appropriava di qualunque cosa avesse un valore smerciabile e infilava tutto in una federa. I furti sono avvenuti quasi sempre nella tarda serata del mese di gennaio, col rischio quindi di essere sorpreso dal rientro dei padroni di casa. In un caso, infatti, ciò è avvenuto e l’uomo ha spinto a terra la giovane che era rientrata e lo aveva sorpreso “con le mani nel sacco”. Fortunatamente, la donna non ha riportato lesioni.
Dal recupero della refurtiva, i Carabinieri hanno potuto stabilire (proprio grazie alle federe), che si tratta del provento di 6 furti diversi avvenuti nel senese e nell’aretino; le vittime hanno riconosciuto proprio dai particolari “sacchi” il bottino. Il valore della merce rubata (pietre preziose, orologi di pregio, computer, gioielli, borse, ma anche oggetti di valore più modesto), ammonta a circa 50mila euro.
Il 26enne – già segnalato per reati contro il patrimonio – si trova ora nel carcere di Santo Spirito a disposizione dell’autorità giudiziaria di Arezzo, competente per territorio, ed è accusato di furto aggravato, rapina impropria, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. I Carabinieri continuano le indagini alla ricerca di eventuali complici e ricettatori.