SIENA. Con 66.123 unità costituiscono il 25,14% della popolazione residente. Sono gli ultra sessantacinquenni della provincia di Siena tra cui 34.850 (il 13,25%) ultra settantacinquenni e oltre 9.000 (il 3,51%) ultra ottantacinquenni e che rappresentano la popolazione più anziana della regione. Di questi il 24,8% vive da solo, il 38,4% solo con un coniuge, l’11,2% con un coniuge e un figlio.
Numeri importanti dell’Osservatorio Sociale Provinciale che sono stati presentati nel corso del seminario “I diritti della quarta età nel XXI secolo” organizzato dalla Provincia di Siena. Numeri che se visti in previsione denotano come dal 2006 al 2015 la popolazione anziana nel nostro territorio sia destinata ad aumentare in valori assoluti (da 66.123 ultra sessantacinquenni a 70.929 e da 34.850 ultra settantacinquenni a 40.152) in un quadro demografico complessivo in cambiamento con più anziani, più immigrati, più bambini ed adolescenti. Del resto anche la non autosufficienza presenta dati importanti su cui riflettere. 3.260 anziani (il 4,93%) in provincia hanno una non autosufficienza molto grave, 3.414 (il 5,16%) grave, 2.301 (il 3,48%) media, 4.258 (il 6,48%) lieve mentre 52.890 anziani sono autosufficienti.
La Provincia di Siena dal 2001 ad oggi ha promosso le linee del progetto “Un’assistenza in più Ad Hoc” che ha fornito ore di aiuto domiciliare ad anziani, disabili e minori. Il fondo ha raggiunto 640 persone (33 nell’Amiata, 153 in Val di Chiana, 140 in val d’Elsa, 314 nella zona senese) su un totale di 1355 assistiti, erogando 77.918 ore di assistenza educativa a domicilio.
Mentre con la “Linea Un euro all’ora” sono stati dati contributi economici alle famiglie che hanno assunto in modo regolare assistenti per familiari non autosufficienti per un totale di 610 domande nel 2007.
“Il futuro di un territorio passa da tre assi portanti: la creazione di sviluppo, e di occasioni per i giovani, da un sistema di infrastrutture adeguato ai tempi, e da politiche sociali che rispondano alle esigenze dei cittadini, e che mutano rapidamente – ha detto il presidente della Provincia di Siena Fabio Ceccherini – Su quest’ultimo aspetto, la Provincia pur non avendo competenze dirette, in questi anni ha avviato alcune azioni che fossero aggiuntive rispetto agli strumenti tradizionali in tema di assistenza. Con buoni risultati. E tuttavia questi sforzi non sono risolutivi se non cambia il modello di welfare nazionale. E noi stiamo pensando seriamente di modificare alcuni aspetti di quell’impianto all’insegna dell’innovazione soprattutto in materia di assistenza domiciliare. E’ necessario spostare una parte di risorse della Fondazione Mps su questo versante con un atteggiamento della stessa Fondazione Mps che già mi sembra positivo”.
Nella direzione del miglioramento dei servizi agli anziani vanno le priorità indicate dalla Regione Toscana con il progetto pilota “Assistenza continua alla persona non autosufficiente” presentato al seminario e che prevede di riorganizzare le strutture residenziali sul territorio, diffondere il più possibile l’assistenza domiciliare, garantire la continuità tra territorio e ospedali e sviluppare un sistema un grado di dare risposte flessibili.
“E’ nostro dovere – ha detto Fiorenza Anatrini, assessore al welfare della Provincia di Siena – capire come si affrontano i bisogni della quarta età che ci si presenteranno nei prossimi anni ma anche come offriamo risposte sempre più personalizzate e appropriate ai bisogni e servizi di qualità. Con l’obiettivo di passare da un modello di welfare ancora troppo basato sulla famiglia a un modello che vede il terzo settore e il volontariato che danno risposte di qualità in termini di solidarietà”.
In provincia di Siena ci sono strutture residenziali e semiresidenziali pubbliche e private autorizzate e convenzionate per anziani autosufficienti per un totale di 793 posti letto e non autosufficienti per un totale di 1081 posti.
Numeri importanti dell’Osservatorio Sociale Provinciale che sono stati presentati nel corso del seminario “I diritti della quarta età nel XXI secolo” organizzato dalla Provincia di Siena. Numeri che se visti in previsione denotano come dal 2006 al 2015 la popolazione anziana nel nostro territorio sia destinata ad aumentare in valori assoluti (da 66.123 ultra sessantacinquenni a 70.929 e da 34.850 ultra settantacinquenni a 40.152) in un quadro demografico complessivo in cambiamento con più anziani, più immigrati, più bambini ed adolescenti. Del resto anche la non autosufficienza presenta dati importanti su cui riflettere. 3.260 anziani (il 4,93%) in provincia hanno una non autosufficienza molto grave, 3.414 (il 5,16%) grave, 2.301 (il 3,48%) media, 4.258 (il 6,48%) lieve mentre 52.890 anziani sono autosufficienti.
La Provincia di Siena dal 2001 ad oggi ha promosso le linee del progetto “Un’assistenza in più Ad Hoc” che ha fornito ore di aiuto domiciliare ad anziani, disabili e minori. Il fondo ha raggiunto 640 persone (33 nell’Amiata, 153 in Val di Chiana, 140 in val d’Elsa, 314 nella zona senese) su un totale di 1355 assistiti, erogando 77.918 ore di assistenza educativa a domicilio.
Mentre con la “Linea Un euro all’ora” sono stati dati contributi economici alle famiglie che hanno assunto in modo regolare assistenti per familiari non autosufficienti per un totale di 610 domande nel 2007.
“Il futuro di un territorio passa da tre assi portanti: la creazione di sviluppo, e di occasioni per i giovani, da un sistema di infrastrutture adeguato ai tempi, e da politiche sociali che rispondano alle esigenze dei cittadini, e che mutano rapidamente – ha detto il presidente della Provincia di Siena Fabio Ceccherini – Su quest’ultimo aspetto, la Provincia pur non avendo competenze dirette, in questi anni ha avviato alcune azioni che fossero aggiuntive rispetto agli strumenti tradizionali in tema di assistenza. Con buoni risultati. E tuttavia questi sforzi non sono risolutivi se non cambia il modello di welfare nazionale. E noi stiamo pensando seriamente di modificare alcuni aspetti di quell’impianto all’insegna dell’innovazione soprattutto in materia di assistenza domiciliare. E’ necessario spostare una parte di risorse della Fondazione Mps su questo versante con un atteggiamento della stessa Fondazione Mps che già mi sembra positivo”.
Nella direzione del miglioramento dei servizi agli anziani vanno le priorità indicate dalla Regione Toscana con il progetto pilota “Assistenza continua alla persona non autosufficiente” presentato al seminario e che prevede di riorganizzare le strutture residenziali sul territorio, diffondere il più possibile l’assistenza domiciliare, garantire la continuità tra territorio e ospedali e sviluppare un sistema un grado di dare risposte flessibili.
“E’ nostro dovere – ha detto Fiorenza Anatrini, assessore al welfare della Provincia di Siena – capire come si affrontano i bisogni della quarta età che ci si presenteranno nei prossimi anni ma anche come offriamo risposte sempre più personalizzate e appropriate ai bisogni e servizi di qualità. Con l’obiettivo di passare da un modello di welfare ancora troppo basato sulla famiglia a un modello che vede il terzo settore e il volontariato che danno risposte di qualità in termini di solidarietà”.
In provincia di Siena ci sono strutture residenziali e semiresidenziali pubbliche e private autorizzate e convenzionate per anziani autosufficienti per un totale di 793 posti letto e non autosufficienti per un totale di 1081 posti.