SIENA. Nella mattinata di sabato (23 agosto) le Volanti sono intervenute in via Cassia sud, dove una signora anziana aveva segnalato al 113 di aver subito un furto. La donna, una senese di 87 anni, ha raccontato ai poliziotti che, intorno alle 9 una donna, apparentemente italiana, con i capelli scuri, vestita con jeans e maglietta, era entrata nella sua abitazione e, dopo essersi presentata come un addetta al controllo delle pensioni, si era fatta mostrare il libretto e le banconote ricevute in pagamento, intrattenendosi poi a parlare dello stato di salute dell’anziana e informandosi su eventuali medicinali assunti.
La signora per mostrarle i farmaci si è allontanata più volte dal soggiorno, lasciando sola la donna che poi, al sopraggiungere della figlia dell’anziana, si era allontanata.
Pochi istanti dopo, la vittima si è accorta che dalla camera da letto era stato asportato un cofanetto portagioie, nel quale custodiva diversi gioielli in oro di valore.
Gli agenti hanno annotato particolari utili per rintracciare la truffatrice, sulla base della descrizione fornita dalla vittima, apprendendo da alcuni testimoni che è stata vista allontanarsi a bordo di un’autovettura in compagnia di un uomo.
I consigli della Questura
La Questura richiama ancora una volta l’attenzione di tutti su una serie di esempi di truffe e raggiri utilizzati più spesso dai criminali, ma anche fornire suggerimenti su come evitare situazioni create da queste persone che si approfittano delle debolezze altrui.
Si raccomanda, in primo luogo, di non esitare mai a chiamare il “113” per qualunque problema o per rimuovere ogni dubbio sulle persone che dovessero presentarsi come benefattori. L’esortazione è di non vergognarsi a denunciare di essere stati vittime di un raggiro.
Per quanto riguarda le modalità, i luoghi più frequenti e i consigli su come fronteggiare le truffe, in generale possono accadere situazioni nelle quali venga rappresentata una falsa beneficenza, o altre in cui le persone si facciano passare per falsi funzionari dell’INPS, dell’ENEL o di altri enti erogatori di servizi, o falsi rappresentanti delle Forze dell’Ordine eccetera. Il truffatore può presentarsi sia da solo che in coppia e può uomo o donna.
Un altro scenario tipico dove può aver luogo una truffa può verificarsi quando si ricontrollano i soldi all’uscita di un istituto di credito (banche, poste, eccetera): in tali casi, il consiglio è di farsi possibilmente accompagnare e, nel tragitto, di non fermarsi con sconosciuti e non farsi distrarre.
Sotto il profilo psicologico, il truffatore non è una persona violenta; il più delle volte è ben vestito, abile nel parlare, può fingere di essere stato mandato da un parente, un figlio o un conoscente della vittima designata. Può presentarsi in tuta da lavoro o in uniforme, mostrando addirittura un tesserino di riconoscimento falso o contraffatto.
Tenta di farsi consegnare denaro od oggetti preziosi (anelli, bracciali, collane) con varie scuse. In tutti questi casi la prima raccomandazione è quella di non aprire la porta di casa agli sconosciuti e non dichiarare mai di avere disponibilità economiche nell’abitazione.
L’appello della Questura, rivolto agli anziani ma anche ai vicini di casa e agli impiegati di banca o degli uffici postali, è di non esitare mai a chiamare il “113”per segnalare ogni circostanza anomala o sospetta.