Il rettore, il sindaco e molti docenti dell'ateneo hanno voluto esprimere il loro dispiacere alla notizia
SIENA. E’ scomparso a 68 anni lo scrittore Antonio Tabucchi. Si è spento, dopo una lunga malattia nella sua Lisbona. E la notizia è giunta anche a Siena dove Tabucchi aveva svolto la sua carriera di professore di Lingua e letteratura portoghese, dal 1991 al 2005. Il rettore dell’Università di Siena, Angelo Riccaboni, ha espresso profondo cordoglio.
“L’Università di Siena ha avuto l’onore di avere tra i suoi docenti Antonio Tabucchi – ha detto il rettore Riccaboni -. E’ stato una delle grandi figure del corpo accademico dell’Università di Siena. Per anni, molti dei nostri studenti hanno avuto l’opportunità di entrare in diretto contatto con i fenomeni e i personaggi più rilevanti della letteratura mondiale, grazie al suo sapere e alla sua viva testimonianza di intellettuale impegnato sui temi più sentiti della nostra epoca. La sua scomparsa priva la cultura italiana di una personalità di grandissima levatura”.
L’amico e collega scomparso è stato ricordato da Antonio Prete, che per anni ha ricoperto la cattedra di letterature comparate presso la facoltà di Lettere dell’Università di Siena: “Una passione civile che conosceva insieme le vie dell’analisi, dello sdegno e della denuncia – ha scritto Prete – un amore sconfinato per la letteratura, per tutte le sue forme -romanzesche, poetiche, saggistiche, teatrali-, un dialogo assiduo alimentato dalla fortissima curiosità per l’altro, per il suo segreto e la sua lingua, una esposizione del sapere mai raggelata in formule e schemi ma dispiegata, esposta al vento dei confronti, delle analogie: questi tratti di Antonio Tabucchi resteranno nel ricordo degli amici, dei colleghi e degli studenti della Facoltà di Lettere di Siena. Come resterà, presso i tanti lettori di lingua italiana e di molte altre lingue, l’onda pensosa e musicale di una narrazione che è tessitura fittissima della vita, del suo rovescio, dei suoi fili invisibili, del suo arcobaleno di destini e di presenze. Tabucchi ci ha narrato, di racconto in racconto, un’odissea del tempo interiore. Ha mostrato i lampi della lontananza che possono abitare il presente, le schegge e le parvenze che salgono da un tempo irreversibile, perduto, un tempo che solo la narrazione può accogliere e trattenere e trasformare in immagini. La scrittura di Tabucchi ci ha accompagnato in viaggi reali e fantastici, ci ha fatto rivivere incontri mancati, e impossibili. Ci ha fatto dialogare con maschere e personaggi, con simulacri e fantasmi di una vita interiore animatissima. Figure che resteranno tra noi, insieme con l’immagine dello scrittore, della sua alta moralità civile, del suo senso di giustizia, del suo amore per una vita multicolore, sorprendente, abitata da passioni e da segreti”.
A nome della facoltà di Lettere e filosofia dell’Ateneo, si unisce al cordoglio il preside Roberto Venuti. “Antonio ha insegnato per 15 anni nella nostra facoltà – ha detto il professor Venuti – richiamando l’interesse di numerosi studenti, attratti istintivamente dalla sua personalità di scrittore e intellettuale. I docenti e i suoi allievi ricordano le sue storie, le sue passioni e la sua scienza. Il ricordo di Antonio, insieme alla forte commozione per la sua scomparsa, rimane vivo nella facoltà, tra i colleghi e i giovani che hanno avuto il privilegio di incontrarlo e conoscerlo”.
“Vorrei esprimere la vicinanza di tutta la città di Siena ai famigliari ed agli amici di Antonio Tabucchi. Il suo nome rimarrà sempre legato alla nostra città, dove ha vissuto e insegnato per tanti anni. Oggi lo ricordiamo con commozione e gratitudine per quanto ha saputo dare a Siena e al mondo della cultura del nostro Paese”. Questo il commento di Franco Ceccuzzi, sindaco di Siena, in merito alla scomparsa dello scrittore Antonio Tabucchi.
“Antonio Tabucchi – continua Ceccuzzi – ha amato la città di Siena, dove ha vissuto e insegnato per molti anni. In queste ore di dolore per la sua scomparsa tutta la nostra comunità si sente vicina ai famigliari e agli amici dello scrittore. Siena non si dimenticherà della sua presenza in questi anni nell’Università e nella vita cittadina. Una presenza con la quale ha contribuito a dare vivacità, spessore e profilo internazionale alla cultura senese. Al di là dell’impegno professionale, il suo legame con Siena era frutto di un vissuto quotidiano che lo portò a conoscere ed amare profondamente la nostra città. Nelle pagine dei suoi romanzi, nei versi dei poeti da lui amati e che fece amare a tanti studenti troveremo ancora il piacere di ricordarlo come un grande insegnante, un grande scrittore e un grande amico di Siena”.
“L’Università di Siena ha avuto l’onore di avere tra i suoi docenti Antonio Tabucchi – ha detto il rettore Riccaboni -. E’ stato una delle grandi figure del corpo accademico dell’Università di Siena. Per anni, molti dei nostri studenti hanno avuto l’opportunità di entrare in diretto contatto con i fenomeni e i personaggi più rilevanti della letteratura mondiale, grazie al suo sapere e alla sua viva testimonianza di intellettuale impegnato sui temi più sentiti della nostra epoca. La sua scomparsa priva la cultura italiana di una personalità di grandissima levatura”.
L’amico e collega scomparso è stato ricordato da Antonio Prete, che per anni ha ricoperto la cattedra di letterature comparate presso la facoltà di Lettere dell’Università di Siena: “Una passione civile che conosceva insieme le vie dell’analisi, dello sdegno e della denuncia – ha scritto Prete – un amore sconfinato per la letteratura, per tutte le sue forme -romanzesche, poetiche, saggistiche, teatrali-, un dialogo assiduo alimentato dalla fortissima curiosità per l’altro, per il suo segreto e la sua lingua, una esposizione del sapere mai raggelata in formule e schemi ma dispiegata, esposta al vento dei confronti, delle analogie: questi tratti di Antonio Tabucchi resteranno nel ricordo degli amici, dei colleghi e degli studenti della Facoltà di Lettere di Siena. Come resterà, presso i tanti lettori di lingua italiana e di molte altre lingue, l’onda pensosa e musicale di una narrazione che è tessitura fittissima della vita, del suo rovescio, dei suoi fili invisibili, del suo arcobaleno di destini e di presenze. Tabucchi ci ha narrato, di racconto in racconto, un’odissea del tempo interiore. Ha mostrato i lampi della lontananza che possono abitare il presente, le schegge e le parvenze che salgono da un tempo irreversibile, perduto, un tempo che solo la narrazione può accogliere e trattenere e trasformare in immagini. La scrittura di Tabucchi ci ha accompagnato in viaggi reali e fantastici, ci ha fatto rivivere incontri mancati, e impossibili. Ci ha fatto dialogare con maschere e personaggi, con simulacri e fantasmi di una vita interiore animatissima. Figure che resteranno tra noi, insieme con l’immagine dello scrittore, della sua alta moralità civile, del suo senso di giustizia, del suo amore per una vita multicolore, sorprendente, abitata da passioni e da segreti”.
A nome della facoltà di Lettere e filosofia dell’Ateneo, si unisce al cordoglio il preside Roberto Venuti. “Antonio ha insegnato per 15 anni nella nostra facoltà – ha detto il professor Venuti – richiamando l’interesse di numerosi studenti, attratti istintivamente dalla sua personalità di scrittore e intellettuale. I docenti e i suoi allievi ricordano le sue storie, le sue passioni e la sua scienza. Il ricordo di Antonio, insieme alla forte commozione per la sua scomparsa, rimane vivo nella facoltà, tra i colleghi e i giovani che hanno avuto il privilegio di incontrarlo e conoscerlo”.
“Vorrei esprimere la vicinanza di tutta la città di Siena ai famigliari ed agli amici di Antonio Tabucchi. Il suo nome rimarrà sempre legato alla nostra città, dove ha vissuto e insegnato per tanti anni. Oggi lo ricordiamo con commozione e gratitudine per quanto ha saputo dare a Siena e al mondo della cultura del nostro Paese”. Questo il commento di Franco Ceccuzzi, sindaco di Siena, in merito alla scomparsa dello scrittore Antonio Tabucchi.
“Antonio Tabucchi – continua Ceccuzzi – ha amato la città di Siena, dove ha vissuto e insegnato per molti anni. In queste ore di dolore per la sua scomparsa tutta la nostra comunità si sente vicina ai famigliari e agli amici dello scrittore. Siena non si dimenticherà della sua presenza in questi anni nell’Università e nella vita cittadina. Una presenza con la quale ha contribuito a dare vivacità, spessore e profilo internazionale alla cultura senese. Al di là dell’impegno professionale, il suo legame con Siena era frutto di un vissuto quotidiano che lo portò a conoscere ed amare profondamente la nostra città. Nelle pagine dei suoi romanzi, nei versi dei poeti da lui amati e che fece amare a tanti studenti troveremo ancora il piacere di ricordarlo come un grande insegnante, un grande scrittore e un grande amico di Siena”.