Intervista a margine del dibattito "Fondazione, operazione verità"
di Max Brod
SIENA. Al dibattito che ieri sera ha animato Palazzo Patrizi di una folta platea, dal titolo “Fondazione, operazione verità: passato, presente e futuro”, si sono fatte dure critiche all’attuale governance della Fondazione Mps. Accusati di essere responsabili del crollo della banca, vengono anche ritenuti non legittimati a compiere la modifica dello statuto. Era presente, tra il pubblico, Antonella Buscalferri, membro della Deputazione Generale. La Buscalferri, che è stata dirigente del PD, attualmente sostiene la candidatura di Laura Vigni. La intervistiamo, a margine dell’evento.
Signora Buscalferri, come mai non è intervenuta durante il dibattito?
“Non c’erano i presupposti per parlare, si sono dette anche cose giuste, ma il clima è stato “forcaiolo”. Toni forti, giustificabili solo al netto delle inesattezze”.
Ha parlato di inesattezza, a cosa si riferisce?
“Per esempio alla continua confusione tra Deputazione Generale, che ha un ruolo d’indirizzo, e la Deputazione Amministratrice. Voglio ricordare che i bilanci di Mps erano, almeno formalmente, perfetti. Inoltre, in merito ai nostri stipendi, non percepiamo più compensi dal 2012”.
In molti hanno descritto i Deputati non legittimati a compiere la modifica dello statuto, cosa ne pensa?
“Se non fossimo legittimati allora dovremmo andare tutti a casa! Forse siamo stati incompetenti (nella politica finanziaria), ma non siamo dei delinquenti. La Fondazione ha anche fatto ristrutturazioni di beni ed opere che dureranno per i prossimi 300 anni”.
Che ne pensa dell’Azione di Responsabilità proposta dai due candidati a sindaco Tucci e Pinassi?
“Che la facciano, avremo argomenti per essere accusati, ma anche per difenderci”.