MODENA. Il trucco è sempre lo stesso: mettere in vendita prodotti – possibilmente tecnologici – venderli, incassare denaro ma non spedire mai la merce a quello che dovrebbe essere il legittimo proprietario.
Nella rete della polizia postale di Modena è caduto – nuovamente – un quarantenne modenese, ben noto per reati di truffa su Internet già perpetrati in passato.
In particolare, negli ultimi mesi l’uomo operava con i siti Internet <www.okrisparmio.it e <www.incontrassegno.net, ora oscurati dalla Polizia postale e delle telecomunicazioni.
Anche un senese è caduto nella "trappola" ed ha denunciato – insieme ad un bresciano e ad un milanese – la truffa.
Una telecamera digitale, un IPhone e un computer portatile: questi gli oggetti che hanno allettato gli acquirenti. Oggetti di qualità a prezzi stracciati. Peccato che non sono mai arrivati a destinazione.
In un caso, un’assistente sociale aveva ordinato una Playstation da utilizzare con i giovani disabili, ma non ha mai ottenuto quanto desiderava.
La Polizia Postale sta ricevendo in queste ore varie telefonate da altre persone, che dicono di essere state pure truffate.
Era già accaduto nel novembre scorso, con il sito <www.importazionecinese.it, sempre avviato dallo stesso quarantenne, per il quale la Postale aveva ricevuto numerose denunce. Gli agenti della Polizia Postale hanno anche sequestrato due conti correnti riferibili al quarantenne: uno di essi era in rosso, nell’altro erano depositati poco più di mille euro.
Nella rete della polizia postale di Modena è caduto – nuovamente – un quarantenne modenese, ben noto per reati di truffa su Internet già perpetrati in passato.
In particolare, negli ultimi mesi l’uomo operava con i siti Internet <www.okrisparmio.it e <www.incontrassegno.net, ora oscurati dalla Polizia postale e delle telecomunicazioni.
Anche un senese è caduto nella "trappola" ed ha denunciato – insieme ad un bresciano e ad un milanese – la truffa.
Una telecamera digitale, un IPhone e un computer portatile: questi gli oggetti che hanno allettato gli acquirenti. Oggetti di qualità a prezzi stracciati. Peccato che non sono mai arrivati a destinazione.
In un caso, un’assistente sociale aveva ordinato una Playstation da utilizzare con i giovani disabili, ma non ha mai ottenuto quanto desiderava.
La Polizia Postale sta ricevendo in queste ore varie telefonate da altre persone, che dicono di essere state pure truffate.
Era già accaduto nel novembre scorso, con il sito <www.importazionecinese.it, sempre avviato dallo stesso quarantenne, per il quale la Postale aveva ricevuto numerose denunce. Gli agenti della Polizia Postale hanno anche sequestrato due conti correnti riferibili al quarantenne: uno di essi era in rosso, nell’altro erano depositati poco più di mille euro.