PISA. Sono state condannate cinque persone che in Piazza Santa Caterina parteciparono a formare il "muro umano" in difesa dell'anarchico autore delle
scritte contro i carabinieri morti a Nassiriya vergate sulla statua del Granduca. È, questa, la prima condanna per le scritte e l’imbrattamento dei muri e ha colpito cinque persone che presero parte, nel giugno 2006, a un raduno di area anarchica. La scena avvenne sotto l’occhio della polizia che non potè verdere l’autore materiale delle scritte perchè coperto dal ’muro umano".
I cinque sono stati successivamente identificati e sono, secondo il giudice di pace,
da ritenersi ugualmente responsabili. Così sono stati condannati Maria Teresa Aiardo Esposito, 22 anni, nata a Catania e residente a Sasso Marconi (Bologna); Francesca
Rispoli, 45, nata a Pisa e residente a Firenze; Carlo Andrea Casucci, 26, di Montevarchi (Arezzo); Andrea Burroni, 38, nato a Siena e Tommaso Amico, 45 anni, nato a Taranto e residente a Bologna a pagare una multa di 500 euro ciascuno oltre alla liquidazione delle spese processuali e al risarcimento di 3mila euro di danni da versare complessivamente al Comune che si era costituito parte civile.