di Alessandra Siotto
SIENA. Le Fonti di Follonica sono state oggetto di una mozione presentata da Milani (AN) nel consiglio comunale di oggi (10 settembre). "Nel 2001 – ha affermato Milani – c'è stata una delibera della giunta, unanimamente apprezzata dalla città, con la quale il comune si impegnava a recuperare le Fonti. Nel 2003 la Commissione Assetto del territorio ideò un progetto di restauro suddiviso in 4 stralci: emersione delle fonti, restauro delle stesse, recupero delle grotte della contrada del Leocorno e infine sistemazione paesaggistica della valle. Ci fu un primo intervento di rimozione della terra che ricopriva e le fonti e poi fu scoperta la falda d’acqua che 'riforniva la fonte'. Ad oggi quello che prime era interrato si trova coperto d’acqua. Visto lo stato di degrado in cui si trovano attualmente le Fonti e l'intera valle, chiediamo di conoscere quale lo stato dell'opera".
L'assessore e vicesindaco Mauro Marzucchi ha spiegato che "siamo in continuo rapporto con la contrada del Leocorno che insite in quell’area e già sta utilizzando alcune aree a verde ed ha in uso le cosiddette Grotte del Leocorno. La contrada, poi, ha anche avviato un dialogo con il garage Bandini per definire chi entra o meno nell’area. Lunedì o martedì prossimo ci sarà un incontro tra assessorato, Priore della contrada e garage Bandini per definire il tutto. Poi procederemo con i lavori". "I lavori – ha spiegato Marzucchi – prevedono le 4 fasi di cui ha parlato Milano e le prime 2 fatte. Mancano il consolidamento della struttura delle fonti e la sistemazione del parco. La terza fase inizierà a fine anno, perché il progetto è in fase di approvazione in Soprintendenza ed è già finanziato dalla Fondazione Monte dei Paschi. Fatto questo ci adopereremo per la sistemazione della valle prendendo in considerazione le istanze delle contrade".
Il consiglio cominale ha poi approvato all'unanimità un ordine del giorno in cui si chiede di accelerare i lavori di recupero della Valle e delle Fonti e di attivare una concertazione anche con le altre contrade che insistono sulla zona, cioè Giraffa e Nicchio. Il documento prevede, inoltre, che l'assessore riferisca in consiglio comunale entro 4 mesi sullo stato di avnzamento dei lavori di recupero.