SIENA. "Soddisfazione per l’approvazione della legge regionale sulla caccia. E’ una legge più moderna e vicina alle esigenze del mondo agricolo, ora si apre una nuova fase per la Toscana e per la provincia Siena, con una governance faunistico-venatoria migliore e più vicina alla realtà", ha sottolineato Roberto Bartolini, presidente della Cia Siena.
"Prima di tutto – dice Bartolini – la legge tiene in considerazione la “densità venatoria sostenibile” di selvaggina, con l’obiettivo di circoscrivere i danni alle produzioni agricole e riequilibrare la presenza delle diverse specie animali sul territorio". La nuova legge interessa più da vicino il mondo rurale locale, a partire dagli interventi finanziari compresa la programmazione prevista dal Piano Agricolo Regionale. "Si chiude così un percorso – prosegue Bartolini – che aveva segnato una tappa importante durante la Conferenza regionale del 2009. Con la nuova normativa si rafforza una gestione programmata della fauna, dando più competenze e responsabilità alle Province – quindi alla Provincia di Siena – che così potranno gestire una pianificazione più coerente alle necessità dei territori. In primis – conclude Bartolini – per quanto riguarda il contenimento degli ungulati (cinghiali, caprioli) che troppi danni hanno provocato al mondo agricolo senese negli ultimi anni".
"Prima di tutto – dice Bartolini – la legge tiene in considerazione la “densità venatoria sostenibile” di selvaggina, con l’obiettivo di circoscrivere i danni alle produzioni agricole e riequilibrare la presenza delle diverse specie animali sul territorio". La nuova legge interessa più da vicino il mondo rurale locale, a partire dagli interventi finanziari compresa la programmazione prevista dal Piano Agricolo Regionale. "Si chiude così un percorso – prosegue Bartolini – che aveva segnato una tappa importante durante la Conferenza regionale del 2009. Con la nuova normativa si rafforza una gestione programmata della fauna, dando più competenze e responsabilità alle Province – quindi alla Provincia di Siena – che così potranno gestire una pianificazione più coerente alle necessità dei territori. In primis – conclude Bartolini – per quanto riguarda il contenimento degli ungulati (cinghiali, caprioli) che troppi danni hanno provocato al mondo agricolo senese negli ultimi anni".