di Michele Longo
SIENA. Erano circa in 10mila, tutti dietro allo striscione “Diritti di cittadinanza globale, contro il G8 della crisi e del razzismo”. Insieme a loro anche una piccola rappresentanza di studenti senesi, giunti a Roma per protestare contro il G8 e il pacchetto sicurezza da poco approvato dalla Camera dei Deputati.
Nonostante l’imponente schieramento di forze dell’ordine e gli allarmi della vigilia, è stata una manifestazione pacifica e colorata che ha visto la partecipazione anche di mamme con i bambini e soprattutto di una folta rappresentanza di extracomunitari, scesa in piazza per chiedere più diritti.
Durante il lungo percorso del corteo, partito da Porta Maggiore e conclusosi a Piazza Navona, c’è stato un solo momento di tensione. Quando i manifestanti hanno raggiunto piazza Vittorio Emanuele, alcuni attivisti di estrema destra, non più di 5, hanno attaccato il corteo lanciando bottiglie di vetro. Per qualche istante si è temuto il peggio, ma lo scontro tra le opposte fazioni politiche non c’è stato e tutto si è concluso con il fermo di cinque ragazzi dei collettivi, identificati dalla Digos, ma rilasciati subito dopo.
“Si è semplicemente trattato – spiega Gennaro Migliore, ex capogruppo alla Camera di Rifondazione Comunista – di tre stupidi che hanno lanciato delle bottiglie sul corteo pacifico. Ciò non può sminuire una splendida manifestazione come questa.”
Per tutto il resto del tragitto non si sono verificate altri disordini ed il corteo è arrivato in Piazza Navona senza alcun tipo di problema e in maniera del tutto pacifica. Gli organizzatori, che avevano predisposto un possente servizio d’ordine proprio per evitare che qualche provocatore volesse infiltrarsi nel corteo, sono stati molto soddisfatti dell’esito della manifestazione, dato che, nonostante il caldo pomeridiano, il numero delle persone presenti ha superato di gran lunga le aspettative.
“Siamo tutti clandestini” gridavano i manifestanti per quasi tutto il tragitto e con questo coro hanno voluto esprimere il proprio dissenso nei confronti di un decreto legge che definiscono “razzista e che viola i diritti umani”.
SIENA. Erano circa in 10mila, tutti dietro allo striscione “Diritti di cittadinanza globale, contro il G8 della crisi e del razzismo”. Insieme a loro anche una piccola rappresentanza di studenti senesi, giunti a Roma per protestare contro il G8 e il pacchetto sicurezza da poco approvato dalla Camera dei Deputati.
Nonostante l’imponente schieramento di forze dell’ordine e gli allarmi della vigilia, è stata una manifestazione pacifica e colorata che ha visto la partecipazione anche di mamme con i bambini e soprattutto di una folta rappresentanza di extracomunitari, scesa in piazza per chiedere più diritti.
Durante il lungo percorso del corteo, partito da Porta Maggiore e conclusosi a Piazza Navona, c’è stato un solo momento di tensione. Quando i manifestanti hanno raggiunto piazza Vittorio Emanuele, alcuni attivisti di estrema destra, non più di 5, hanno attaccato il corteo lanciando bottiglie di vetro. Per qualche istante si è temuto il peggio, ma lo scontro tra le opposte fazioni politiche non c’è stato e tutto si è concluso con il fermo di cinque ragazzi dei collettivi, identificati dalla Digos, ma rilasciati subito dopo.
“Si è semplicemente trattato – spiega Gennaro Migliore, ex capogruppo alla Camera di Rifondazione Comunista – di tre stupidi che hanno lanciato delle bottiglie sul corteo pacifico. Ciò non può sminuire una splendida manifestazione come questa.”
Per tutto il resto del tragitto non si sono verificate altri disordini ed il corteo è arrivato in Piazza Navona senza alcun tipo di problema e in maniera del tutto pacifica. Gli organizzatori, che avevano predisposto un possente servizio d’ordine proprio per evitare che qualche provocatore volesse infiltrarsi nel corteo, sono stati molto soddisfatti dell’esito della manifestazione, dato che, nonostante il caldo pomeridiano, il numero delle persone presenti ha superato di gran lunga le aspettative.
“Siamo tutti clandestini” gridavano i manifestanti per quasi tutto il tragitto e con questo coro hanno voluto esprimere il proprio dissenso nei confronti di un decreto legge che definiscono “razzista e che viola i diritti umani”.