"Individuare da subito le aree suscettibili di rigenerazione e recupero"
Andrea Tanzini SIENA. Ance Siena (Associazione nazionale Costruttore edili) condivide pienamente l’allarme dell’Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) sul Ddl Catania-De Girolamo sul divieto di consumo di suolo che prevede, all’art. 4, che Regioni e Comuni, con la rispettiva strumentazione urbanistica, debbano individuare da subito le aree suscettibili di rigenerazione e recupero. Infatti il Ddl prevede che fuori da questi limiti “è vietata la realizzazione di interventi edificatori privati”.
Qualora l’art. 4 non fosse eliminato, e i Comuni non avessero perimetrato le aree da sottoporre a rigenerazione, secondo ANCE Siena, si rischierebbe un grave blocco, mettendo a rischio investimenti importanti per il territorio annullando l’attrattività anche per investimenti esteri.
“Certamente – dice Andrea Tanzini – il nostro paese non ha bisogno di continue modifiche di norme che regolano e a volte ingessano la materia urbanistica, quindi il settore e la qualità del lavoro degli uffici amministrativi preposti, ma la riqualificazione è uno dei temi principali per il futuro delle nostre città sotto il profilo energetico, ambientale ed economico. Sono d’accordo con il presidente nazionale ANCE, Paolo Buzzetti, nel dire che si tratta di un provvedimento condivisibile negli obiettivi ma non nei metodi utilizzati per raggiungerli, poiché rischiano di bloccare opere utili e importanti investimenti economici necessari per la modernizzazione e riqualificazione delle aree urbane.”






