L'associazione e i sindacati chiedono di affrontare i temi caldi
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SIENA. ANCE (Associazione nazionale Costruttori edili), FENEAL-UIL, FILCA-CISL e FILLEA (CGIL) della Provincia di Siena chiamano a gran voce tutti i soggetti interessati a condividere il percorso comune da loro intrapreso. La grave crisi che attanaglia il settore ormai da oltre cinque anni è il principale, ma non l’unico, fattore che ha indotto imprenditori e lavoratori ad elevare un nuovo grido di allarme. Il richiamo è rivolto in primis agli enti locali, alcuni dei quali a breve interessati dalle elezioni amministrative, ma anche a professionisti del settore, aziende fornitrici, istituti bancari e semplici cittadini nella duplice veste di committenti e clienti di opere edili.
Al punto in cui siamo, se non vogliamo relegare l’attività edilizia a pochi grandi operatori nazionali – Il Sole 24Ore del 22 aprile riferisce di grandi commesse per 35 miliardi di euro aggiudicate da imprese italiane – è necessario, per tutelare anche il territorio senese, che il dialogo tra le parti si faccia quotidiano per individuare filoni di investimento, modalità e procedure operative che agevolino il rilancio.
Per essere subito concreti, ANCE Siena e organizzazioni sindacali propongono di affrontare temi che ormai sono un’emergenza collettiva: housing sociale, dissesto idrogeologico, manutenzione degli edifici scolastici, messa in sicurezza statica degli edifici a partire da quelli pubblici. A questi se ne possono aggiungere altri che in prospettiva possono rappresentare un elemento trainante per l’intera economia del territorio: recupero edilizio monumentale e riqualificazione delle zone artigianali e industriali.
I dati confermano una domanda di abitazioni per le fasce di reddito più basse (e non solo) ancora molto consistente (circa mille per la sola Provincia di Siena), i recenti e quasi annuali episodi di esondazioni fluviali richiamano la necessità di manutenere bacini idrici e opere di contenimento, scuole ed edifici storici (la ricchezza di un paese, l’Italia, che vanta il 70% del patrimonio culturale mondiale) dovrebbero essere, per motivi diversi, nei primi pensieri di ciascun buon padre di famiglia, sia esso il sindaco di un Comune o un semplice cittadino.
Il primo passo per una politica di questo genere è un ripensamento di prassi e regolamenti attualmente in uso: per fare solo un esempio le procedure di appalto ora applicate dovranno essere riviste superando la logica del massimo ribasso in favore di ciò che è economicamente conveniente premiando qualità esecutiva e territorio. Non è un passaggio da poco e non si tratta solo di questioni tecniche: semmai è un passaggio necessario per non perdere professionalità e altri posti di lavoro. Da molti anni ANCE, FENEAL-UIL, FILCA-CISL e FILLEA-CGIL, attraverso anche gli enti bilaterali Cassa Edile, Scuola edile e Sicuredil CPT, effettuano nella provincia di Siena una politica di sostegno e accrescimento professionale che non deve essere vanificata: il rispetto delle regole in materia di qualità, sicurezza e previdenza è il vero valore aggiunto del lavoro e gli Enti possono garantire in questo senso continuità e riqualificazione dei lavoratori, e conseguentemente delle imprese, intercettando quelle specializzazioni emerse dall’applicazione di nuove tecnologie costruttive senza perdere storia e tradizioni.
Su questo e altro ancora ANCE Siena, FENEAL-UIL, FILCA-CISL e FILLEA-CGIL contatteranno nelle prossime settimane amministratori, professionisti, istituti bancari, altre associazione di categoria e chi altro, a pieno titolo interessato, per l’avvio di un confronto che porti in tempi rapidi ad azioni concrete che tutelino l’occupazione ed il territorio. La situazione di crisi è così profonda che richiede a tutti, senza inutili particolarismi, responsabilità e coraggio nelle scelte.